L’Italia delle bellezze naturali e dell’immenso patrimonio storico-artistico, ha bisogno di un motore Ferrari, marchio di maggior valore al mondo davanti ad Apple, per promuoversi di più a livello internazionale. «Ha fatto molto in questi ultimi tempi, ma mai una vera campagna paese», spiega David Haigh ceo di Brand Finance, la società inglese che da sei anni stila a livello mondiale il valore dei marchi-nazione. «E il 2014 potrebbe essere l’anno in cui concentrare forze e investimenti per rilanciare il suo marchio».
Nella classifica 2013 dei Nation brand di maggior successo, la Penisola è scesa al 12° posto lasciando la casella numero 10, occupata nel 2012, all’Australia, «una nazione che ha investito parecchio sul turismo e sulle sue ricchezze per attrarre nuove aziende a stabilirsi nel territorio». E proprio sulla promozione dei paesaggi, la qualità della vita, i prodotti e i servizi, la percezione del paese e la capacità di attrarre talenti internazionali è basato lo studio di Brand Finance: a ogni paese sono affidati un rating (si va dalla tripla A a DDD) e un valore monetario quantificato a mo’ di royalty, come se il brand-nazione fosse cioè in possesso di terzi.
Il marchio Italia, con un rating A nel 2013, vale 1,043 miliardi di dollari (circa 760 mln di euro) a -6% rispetto all’anno scorso; i primi in classifica, gli Stati Uniti, valutati AA, sono a quota 17,99 miliardi (13 mld di euro) stabili a +23%, seguiti dalla Cina, rating AA-, 6,10 mld di dollari di valore (circa 4,4 mld di euro). Arrivano poi Germania, rating AA a 4 miliardi (2,9 mld di euro), e il Regno Unito, rating AA, un valore di marchio paese da 2,3 miliardi di dollari (1,6 mld di euro) e in assoluto l’unico dell’Eurozona nella top ten che accresce il suo valore con un +8% nel 2013.