La conferma di Trento e Bolzano come città del benessere, la rivincita delle città liguri e più in generale di un Nord-Ovest trainato dalla ripresa internazionale, pur tra le luci e le ombre di una difficile riconversione industriale. Lo scivolamento di molte città del Mezzogiorno nel girone dei dannati, a fronte del miglioramento complessivo della situazione generale del Paese. Queste alcune delle indicazioni che emergono dalla quindicesima classifica sulla qualità della vita realizzata da ItaliaOggi in collaborazione con l’équipe coordinata da Alessandro Polli, docente di statistica economica dell’Università La Sapienza di Roma. Questa edizione ha visto anche un affinamento degli indicatori utilizzati e un ingresso delle nuove province: 110 contro le 103 delle passate edizioni.
Ad una prima occhiata alla tabella con la classifica generale emerge immediatamente il balzo in avanti compiuto dalle città liguri, che nell’edizione 2012 della ricerca si trovavano tutte nel lato destro della tabella, quello dei cattivi, spesso in posizioni decisamente scomode, come Imperia, scivolata all’ultimo posto lo scorso anno, o Genova, al novantaduesimo. Quest’anno tutte le province liguri hanno guadagnato almeno 10 posizioni, tanto che nessuna si trova più nell’ultimo gruppo della classifica, quello nel quale la qualità della vita è caratterizzata come “insufficiente”.