La Cina diventa il primo Paese, negli ultimi 37 anni, che sbarca sulla Luna. Nel primo pomeriggio la sonda Yutu (Coniglio di giada), formata da un robot che si muove su sei ruote, è atterrata vicino al cratere ‘Baia degli arcobaleni’.Il razzo Lunga Marcia, che ha trasportato la sonda, era decollato il primo dicembre dalla base di lancio di Xichang per portare fuori dall’atmosfera la sonda che pesa 120 kg, può scalare pareti fino ad una pendenza massima del 30% e viaggiare alla velocità massima di 200 metri all’ora.
Quella di Yatu, trasportata dalla nave Chang e’ 3, è la terza missione lunare cinese, dopo quella del 2007 e del 2010. Obiettivo della missione saràquello di sondare la struttura geologica della luna, le sostanze che si presentano sulla superficie del suolo lunare, e la ricerca di possibili risorse.
Quello di ‘Coniglio di giada’, nome tratto da un’antica favola cinese, saràil più lungo viaggio spaziale mai realizzato dalla Cina, orbitando a circa 300 milioni di chilometri dalla Terra.
Ma il primo allunaggio cinese non è l’unico progresso del settore spaziale di Pechino. Pechino sta facendo anche enormi passi in avanti nella realizzazione della stazione spaziale che sarà in orbita dal 2022 al 2032, al termine della missione della stazione spaziale internazionale. Secondo il periodico specializzato Space News, la Cina con la nuova stazione spaziale, fornirà strutture ed equipaggiamenti per gli esperimenti, compreso un laboratorio orbitale, agli scienziati di tutto il mondo.
Il primo passo è il lancio del core module della stazione, che avverrà nel 2018, seguito nel 2020 e nel 2022 dal lancio di due laboratori spaziali. La nuova stazione sarà collocata tra i 350 e i 450 chilometri dalla Terra e posizionata con un’inclinazione di 42 gradi rispetto all’equatore.