In questi giorni alla Camera andrà in votazione la legge di stabilità. Gli emendamenti presentati direttamente dall’On. Giorgio Zanin, oltre a quelli presentati congiuntamente dal gruppo PD in commissione, sono quattro e derivano in larga misura da spunti giunti direttamente dal territorio pordenonese, anche se la loro valenza, qualora venissero approvati, non è certamente solo locale.
Un primo emendamento prevede l’esclusione delle Aziende per i Servizi alle Persone (ASP) dall’applicazione del patto di stabilità, considerando il fatto che esse possono essere annoverate tra le “aziende speciali e
istituzioni che gestiscono servizi socio-assistenziali”.
Un secondo emendamento, collegato alla materia dell’election day, punta a liberare le scuole dalle conseguenze delle giornate elettorali. L’interruzione del servizio scolastico infatti, oltre a danneggiare l’utenza in modo diretto, genera certamente conseguenze di carattere economico, dal momento che le famiglie sono costrette a cercare soluzioni per la gestione dei figli minori.
Un terzo emendamento, coordinato con l’azione rivolta dal presidente di Confartigianato Silvano Pascolo e dal presidente della CCIAA Giovanni Pavan, che punta a modificare la disposizione che istituisce un fondo nazionale presso l’Unioncamere in cui confluiscono parte delle risorse del diritto annuale versato dalle imprese a ciascuna Camera di commercio, impedendo di fatto che le rappresentanze locali possano operare autonomamente scelte a beneficio del proprio territorio.
Il quarto emendamento infine, legato al settore agroalimentare, punta a sgravare parzialmenta la contribuzione prevista per le microimprese, che spesso operano in settori di nicchia da tutelare e valorizzare.
Trasmesso e pubblicato
Ufficio Stampa
on. Giorgio Zanin