28 Marzo 2024, giovedì
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Studi, cassa integrazione record

Nei primi dieci mesi dell’anno sono già circa 6300 i dipendenti messi in Cassa integrazione in deroga negli studi professionali, con un aumento di quasi il 72% rispetto allo stesso periodo del 2012. I settori più colpiti restano quelli dell’area economico contabile (soffrono soprattutto i notai) e dell’area tecnica.

Il dato emerge dall’analisi elaborata da Confprofessioni su dati Inps relativa al ricorso della Cig in deroga da parte di tutte le attività professionali. Dunque, tra gennaio e ottobre la crisi ha continuato a colpire il settore delle libere professioni in Italia. Le motivazioni sono immaginabili: contrazione del lavoro e i ritardi nei pagamenti delle prestazioni professionali da parte di imprese. «Nonostante il saldo occupazionale sia positivo negli studi professionali (ci sono altri settori che invece vanno bene, ndr), si tratta di un trend che comincia a destare qualche preoccupazione», commenta il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella.

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