Oggi, per il terzo giorno consecutivo, Genova è in tilt: scioperi, cortei e traffico paralizzato.I lavoratori dell’Amt, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico nel capoluogo ligure, ha infatti deciso di continuare lo sciopero, bloccando e paralizzando di fatto la città. E alla protesta hanno alla fine aderito anche i lavoratori di Amiu (rifiuti) e Aster (manutenzioni), altre due aziende municipalizzate. Lo sciopero, nato contro la privatizzazione del trasporto pubblico. continua nonostante le parole del sindaco Doria: “Per il 2014 non ci sarà una gara d’appalto per l’alienazione di quote pubbliche di Amt”. L’azienda pertanto “resterà pubblica anche per il prossimo anno”. Serviranno sacrifici, continua Doria: “I sacrifici sono la condizione per salvare l’azienda e traghettarla in mano pubblica”. Per questo i lavoratori hanno deciso di proseguire nella protesta.
I lavoratori delle municipalizzate in protesta, hanno esposto anche uno striscione per criticare Matteo Renzi, candidato alla segreteria del Pd. Il sindaco di Firenze, che doveva essere oggi a Genova per un incontro con i suoi sostenitori per le primarie, ha rinviato l’appuntamento a causa delle manifestazioni.
Ai lavoratori sono chiesti nuovi sacrifici – scrive il Secolo XIX – dopo gli 8 milioni di euro di contributi straordinari del 2013. Il Comune farà la sua parte, dopo aver versato nelle casse dell’Amt oltre 30 milioni nell’ultimo anno. Un boccone difficile da mandare giù per i manifestanti pronti a nuove azioni di protesta.
Intanto, dopo l’occupazione della Sala Rossa di ieri, d’intesa col prefetto, il Consiglio comunale oggi si svolgerà a porte chiuse. “La politica in ostaggio? Io non mi sento ostaggio di nessuno” risponde secco Doria che intanto incassa l’ultima notizia, l’annuncio del quarto giorno di sciopero.