I carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito 12 ordinanze di custodia cautelare a carico di altrettante persone appartenenti e contigui alla cosca Iamonte della ‘ndrangheta.
I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria.
SODALIZIO MAFIOSO. Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso in illecita concorrenza con minaccia o violenza, aggravata dall’aver favorito un sodalizio di tipo mafioso, concorso in turbata libertà degli incanti, abuso d’ufficio e falsità materiale commessa da pubblico ufficiale, reato anche quest’ultimo aggravato dall’aver favorito un sodalizio di tipo mafioso.
SINDACO GIÀ ARRESTATO. C’è anche l’ex sindaco di Melito Porto Salvo, Giuseppe Iaria, di 67 anni, tra le 12 persone arrestate nell’ambito dell’operazione ‘Sipario’ contro la cosca di ‘ndrangheta degli Iamonte di Melito Porto Salvo. L’operazione fa seguito a quella effettuata nel febbraio 2013 che ha portato all’arresto, tra gli altri, dell’allora sindaco in carica di Melito Porto Salvo, Gesualdo Costantino. Arresto che ha determinato lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune, che è tuttora commissariato.
CONTROLLO DEGLI APPALTI. Giuseppe Iaria è stato tre volte sindaco di Melito Porto Salvo ed è rimasto in carica fino al 2012, quando gli successe Gesualdo Costantino. Dalle indagini dei carabinieri ha trovato conferma quanto già era emerso dalle operazioni dei carabinieri contro la cosca Iamonte, e cioè il totale controllo da parte del gruppo criminale di tutti i settori di attività del Comune di Melito Porto Salvo, con particolare riferimento agli appalti per tutti i lavori che doveva realizzare l’ente.
All’ex sindaco Iaria, in particolare, è stato contestato un episodio di concussione in relazione all’appalto per la manutenzione degli spazi di verde pubblico nel territorio comunale.