4 Dicembre 2024, mercoledì
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Matteo Renzi sulla Cancellieri: “Si doveva dimettere”

Caso Ligresti, Matteo Renzi attacca Anna Maria Cancellieri, il Pd e il suo segretario, Guglielmo Epifani: “Credo sia inaccettabile che sia andata così. Se fossi stato il segretario del Pd non avrei difeso la Cancellieri e credo avrebbe fatto un favore al Paese se si fosse dimessa”, ha detto il sindaco di Firenze a Servizio Pubblico, su La7, sull’intervento della ministra della Giustizia riguardo alla scarcerazione di Giulia Ligresti.
“Cancellieri non ha dato le dimissioni, Letta non gliele ha chieste ed è andata come è andata. Se il ministro Cancellieri riceve una segnalazione di un problema reale e non fa una scorciatoia, ma usa il canale istituzionale, il problema non si pone”.
“PD NON SIA PIU’ SUCCUBE DI AMICI DI AMICI” – “Ora il Pd deve fare una solenne promessa, ha chiesto Renzi, prendendo spunto dall’intervento della ministra: che di fronte alle regole del mondo dell’economia la politica non è più succube, non è più succube agli interessi delle famiglie e degli amici degli amici ma prova a fare un percorso in cui la legge è uguale per tutti. Non credo che” nel caso Cancellieri “il problema sia semplicemente come vota il Pd sulle dimissioni. Se anche il Pd vota per la mozione di sfiducia ma non elimina l’intreccio con l’economia e resta subalterno è morto”.
“2014 ANNO DELLE RIFORME: CAPIAMO SE PD HA GLI ATTRIBUTI” – Renzi è tornato all’attacco del Pd e del governo sulle riforme: ”Il 2014 è l’anno in cui capiamo se in Parlamento c’è il bluff: si è parlato per anni di riforme, il Pd ha una maggioranza schiacciante alla Camera e relativa al Senato. Se ha gli attributi in questo 2014 incalzi la maggioranza parlamentare per vedere se le cose si fanno o no. Il governo doveva fare la riforma della legge elettorale, sono tre anni, anche quando c’era Monti, che dicono che è urgentissima”, ha sottolineato Matteo Renzi. “Ora i gruppi in Parlamento hanno l’occasione di fare una legge elettorale dove chi arriva primo vince e al massimo per decidere chi vince si fa il ballottaggio, senza fare inciuci”.
“MOVIMENTO 5 STELLE: CHI CREDE NELLE SIRENE NON LO MANDI IN PARLAMENTO” – Renzi non ha risparmiato nemmeno il Movimento 5 Stelle,: ”Il Movimento 5 stelle poteva essere una grande opportunità” ma ha mandato in Parlamento qualcuno che dice che “crede che esistano le sirene, ha detto riferendosi a Tatiana Basilio. Uno che dice che crede che esistono le sirene non lo mandi in Parlamento: o lo mandi a Copenaghen o lo mandi a casa…”.
“AMNISTIA E INDULTO INACCETTABILI” – Il sindaco di Firenze e candidato alla segreteria del Pd ha parlato anche del sovraffollamento delle carceri, ribadendo il suo no ad amnistia e indulti, proposti dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “E’ una questione seria” e affrontarla “partendo solo dall’amnistia e dall’indulto è veramente inaccettabile. Non si fa liberando con uno spot demagogico le celle, ma si fa dicendo qualcosa sulle pene alternative”.

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