25 Aprile 2024, giovedì
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Question time Electrolux

electroluxInterrogazione a risposta immediata in Assemblea

Al Ministro dello sviluppo economico.

Per sapere – premesso che: la Electrolux, una multinazionale con sede in Svezia e uno dei leader mondiali nel settore degli elettrodomestici e delle apparecchiature per uso professionale, ha recentemente manifestato, in seguito alla contrazione di vendite registratasi sul mercato europeo, l’intenzione di rivedere l’assetto produttivo e occupazionale; tale revisione coinvolgerebbe i quattro stabilimenti italiani di Susegana (Treviso), dove si producono frigoriferi a incasso con 1.033 addetti, Porcia (Pordenone), dove si producono lavatrici e lavorano 1.160 addetti, Forlì, dove sono occupate 800 unità e si producono piani cottura e forni, e Solaro (Milano), dove si producono lavastoviglie con 912 addetti.

L’amministratore delegato del gruppo ha annunciato che sarà lanciata un’indagine di competitività sulle quattro fabbriche, con il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, per verificare la sostenibilità delle produzioni che si realizzano in Italia, la competitività dei singoli stabilimenti, l’andamento delle varie produzioni, il raffronto tra volumi prodotti e volumi venduti, il trend dei prezzi e confronto con le spese, chiarendo che ciò potrà significare il mantenimento, il ridimensionamento o la chiusura degli stabilimenti; i dirigenti della Electrolux hanno dichiarato alle organizzazioni sindacali che il costo orario del lavoro sarebbe di ventiquattro euro in Italia e circa sei o sette euro in Polonia; da qui il necessario trasferimento delle produzioni.

La Electrolux ha, inoltre, dichiarato la volontà di delocalizzare nell’Europa dell’Est, tra Polonia e Ungheria, una parte considerevole della sua produzione: questo porterebbe rapidamente all’esubero di 140 operai a Susegana (Treviso), 46 a Porcia (Pordenone), 25 a Forlì, 75 a Solaro (Milano) e 200 unità tra gli impiegati; la produzione di lavabiancheria per il mercato di massa basata sulla piattaforma Prometeo sarà completamente realizzata a Olawa, Polonia (finora a Porcia); la produzione di frigoriferi basata sulla Cairo 3 sarà realizzata a Jàszberény, Ungheria (finora a Susegana); la produzione di lavastoviglie da 45 centimetri sarà realizzata a Zarow, Polonia (finora a Solaro).

Per la sede di Susegana, nel trevigiano, ciò si tradurrà nello spostamento della produzione di 158.000 pezzi, a fronte dei 700.000 complessivamente annunciati all’inizio del 2013, un anno, questo, peraltro caratterizzato dalla positiva risposta del mercato soprattutto grazie alle commesse Ikea e Aeg; nel complesso, l’impatto delle decisioni annunciate sulle fabbriche e nel settore impiegatizio rischia di produrre da subito 461 esuberi in aggiunta ai 1.200 esuberi (oggi 1.100 per effetto delle dimissioni incentivate) affrontati con il ricorso alla solidarietà nell’accordo del 22 marzo 2013 e di determinare la perdita di migliaia di posti di lavoro nell’indotto; le organizzazioni sindacali hanno proclamato 16 ore di sciopero in tutti gli stabilimenti del gruppo, da effettuarsi entro venerdì 8 novembre 2013, e richiesto il coinvolgimento dei presidenti di regione e delle istituzioni locali per illustrare la gravissima situazione che le decisioni di Electrolux determinano sul tessuto sociale : se il Ministro interrogato intenda convocare urgentemente tutti i soggetti coinvolti per una disamina della vicenda Electrolux al fine di individuare i possibili interventi e le strategie di politica industriale che consentano nel medio-lungo periodo il rilancio della produzione della multinazionale svedese in Italia e prevenire le ricadute sociali e occupazionali sul comparto lavorativo afferente al settore industriale interessato.

Trasmesso e pubblicato

Ufficio Stampa

On. Giorgio Zanin

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