Tecnici del Pd a lavoro per limare l’emendamento al ddl Stabilità che propone di tassare i profitti delle multinazionali online (come Google o Amazon) derivati da vendite e pubblicità fatte in Italia. L’emendamento, proposto dal presidente della commissione Bilancio alla Camera Francesco Boccia e che verrà depositato giovedì al Senato riprende una norma già inserita dal Pd alla Camera nella delega fiscale secondo cui le società multinazionali che operano anche in Italia dovranno pagarvi le tasse in misura proporzionale al fatturato. L’emendamento riguarda, spiega il relatore Pd Giorgio Santini, tutto il commercio online e prevede di applicare le tasse italiane, come ad esempio l’Iva, alle multinazionali che operano in Italia. In particolare, dovrebbe stabilire che servizi e prodotti online di multinazionali del Web possano essere acquistati, in Italia, solo tramite una partita Iva «italiana». Questo per ovviare al fatto che, ad oggi, le filiali italiane di multinazionali come Google non fatturano in Italia la raccolta pubblicitaria e le vendite realizzate in Italia. Il Pd punta a reperire circa un miliardo di euro l’anno, da destinare al taglio ulteriore del cuneo fiscale.