Un milione di posti di lavoro, per l’esattezza1.128.722 fra parlamentari, consiglieri, assessori, consulenti, collaboratori.
Salvatore Cannavò sul Fatto Quotidiano cita uno studio della Uil curato dal segretario confederale Guglielmo Loy. Secondo i calcoli della Uil ci sono oltre un milione e centomila persone che traggono “dalla politica una fonte durevole di guadagno”.
Il 12% di loro fanno parte del popolo degli eletti e dei governanti a livello nazionale e locale:
1.067 fra Parlamento e governo;
1.356 nelle Regioni;
3.853 nelle Province;
137.660 nei Comuni;
24.432 siedono nei Consigli di amministrazione delle aziende pubbliche
44.165 nei Collegi dei revisori e nei Collegi sindacali delle aziende pubbliche;
38.120 lavorano a “supporto politico” nelle varie assemblee elettive.
390.120 è l’esercito composto dai dipendenti e dai collaboratori dell’“Apparato politico” (dato stimato dalla Uil)
487.949 sono gli italiani pagati per incarichi e consulenze dalle aziende pubbliche.
I Cda dei quasi 7.000 enti e società pubbliche costano 2,65 miliardi di euro all’anno.
Mentre incarichi e consulenze costano oltre 1,5 miliardi.
Nel 2012 i ministeri hanno speso più di 200 milioni di euro per collaborazioni dirette.
Insomma: i costi della politica sono alti perché i posti della politica sono tanti.