l vero legislatore in materia fiscale è l’Agenzia delle entrate. Sono, infatti, i suoi dirigenti e i suoi tecnici di alto livello quelli che scrivono le norme tributarie, normalmente su richiesta del governo. Ma gli stessi sono anche i consulenti più ascoltati di alcuni partiti. Si viene così a creare un vero e proprio corto circuito nel quale una delle parti in gioco finisce anche per essere quella che scrive le regole del gioco stesso. Di più, la capacità tecnica delle alte burocrazie finisce quasi sempre per avere ragione delle esigenze e delle visuali tipiche della politica. Lo ha detto Enrico Zanetti, vicepresidente della commissione finanze della Camera, intervenuto ieri al convegno ItaliaOggi-Kpmg sul tax planning. Di fatto, ha continuato Zanetti, viceministri e sottosegretari sono ostaggio di una burocrazia che, all’interno della crescente complessità della disciplina tributaria, è l’unica in grado di districarsi. L’unica in grado di scrivere le norme più tecniche. L’unica in grado di seguire un percorso con un minimo di coerenza nel tempo.