25 Aprile 2024, giovedì
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Fassina resta e attacca Renzi

Resta al governo  come viceministro dell’economia perché vuole  combattere la sua battaglia contro il rigore finanziario imposto dall’Unione europea all’Italia e a tutti i paesi coinvolti nella grande crisi. Stefano Fassina, dopo la minaccia di dimissioni contenuta in una lettera che sarebbe stata pronta per essere consegnata nelle mani del premier, Enrico Letta, ha deciso di non mollare. Così, chiarite direttamente con il presidente del consiglio le proprie  perplessità sulla legge di stabilità 2014-2016, Fassina ha annunciato la volontà di rimanere ancora in Via XX Settembre: “Il mio non era non era un problema personale”, ha detto a Repubblica,  “I problema era la piena cittadinanza di una posizione politica, quella di chi crede con forza all’insostenibilità della linea economica dell’eurozona, di chi denuncia le contraddizioni di un’austerità cieca, di chi combatte la svalutazione del lavoro”.

Sarebbe un problema politico serio”. Fassina ha anche confermato che la seconda rata dell’Imu in dicembre non si pagherà e ha sottolineato che sarà necessario trovare 2,4 miliardi. Il viceministro dell’economia però si è schierato contro qualsiasi intervento tipo di imposta patrimoniale, che “in condizioni di mercato  come quelle attuali finirebbe per colpire il ceto medio”.

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