29 Marzo 2024, venerdì
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Terreni, restano le agevolazioni

Le agevolazioni tributarie alla piccola proprietà contadina – soppresse dal 1° gennaio 2014 (per via dell’art. 10 del dlgs 23/2011, modificato dall’art. 26 del dl 104/2013) – non spariranno. Saranno ripristinate le imposte di registro e ipotecaria in misura fissa anziché in percentuale sul prezzo di acquisto dei terreni (da ultimo 168 euro ciascuna) e con imposta catastale nella misura dell’1%. L’imposta di registro salirà, invece, al 12% quando il trasferimento di terreni e pertinenze non sia a favore di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. Arriveranno, inoltre, incentivi di favore per gli aspiranti imprenditori agricoli che intendono acquistare terreni e beni pubblici di proprietà dello stato, delle regioni e degli enti locali: operazioni che potranno essere oggetto di riordino fondiario finanziato dalla Cassa per la formazione contadina. Mentre, sono in cantiere aiuti ad hoc per gli under 40 che vogliono accedere con le proprie imprese agricole al mercato dei capitali o che intendono subentrare in contratti di locazione o concessione di beni del demanio. Per questi ultimi, in particolare, la locazione del bene pubblico avverrà con una sorta di equo canone: sarà decisa cioè per via prioritaria, al canone di affitto base previsto dall’avviso pubblico. O dal bando di gara. Infine, ma non per ordine di importanza, sarà rifinanziata la legge 499/1999 per la promozione agricola, agroalimentare, agroindustriale e forestale; normativa che era stata definanziata totalmente dal governo Monti.

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