La ‘manovrina’ per riportare il rapporto deficit/Pil al 3% nel rispetto degli impegni con l’Europa dovrebbe arrivare sul tavolo del consiglio dei ministri il 15 ottobre, in concomitanza con la Legge di stabilità. Sarebbe questo al momento l’orientamento del governo, secondo quanto riferiscono fonti ben informate. La correzione per riportare il deficit/Pil dal 3,1% tendenziale al 3% vale circa 1,6 miliardi e dovrebbe essere coperta con tagli di spesa ai ministeri e una prima tranche di dismissioni di immobili pubblici. Non è escluso, che l’aumento degli acconti Ires e Irap entro il mese di novembre, previsto inizialmente dal Tesoro a copertura dello stop Iva, possa rimanere come clausola di salvaguardia mentre sembra tramontare l’ipotesi di un ricorso all’aumento delle accise, alla luce dell’aumento dell’aliquota Iva dal 21 al 22% scattato il 1 ottobre scorso.