È stato ucciso a fucilate. Si tratta di un orso bruno, un giovane maschio di cinque anni, nome in codice M2, che da circa un paio di anni frequentava il territorio compreso tra la val di Sole e la val Rendena.
Nel mese di luglio del 2012 era stato catturato e dotato di radiocollare, al fine di monitorarne gli spostamenti conseguentemente ad alcuni episodi dannosi a carico di animali domestici di grossa taglia di cui si era in precedenza reso responsabile.
Su quanto accaduto sono attualmente in corso indagini da parte del personale del Corpo Forestale del Trentino, che ha interessato della vicenda la Procura della Repubblica.
I forestali sono alla ricerca dei bracconieri o di chi si è fatto giustizia da sé; molti, infatti, i pastori che dopo che l’orso aveva sbranato dei loro capi, cli avevano giurato che gliel’avrebbero fatta pagare. E così è stato.
Non accadeva da almeno quarant’anni nei boschi del Trentino, dall’epoca in cui i plantigradi sulle Dolomiti erano quasi estinti, sconfitti dalle battute di caccia che tra l’Ottocento e il Novecento erano state organizzate per liberare i boschi dagli orsi prima che quest’animale, nel 1939, venisse dichiarato protetto.