27 Aprile 2024, sabato
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Microsoft, nuove rivelazioni

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Microsoft ha offerto alla National Security Agency (Nsa) un accesso diretto ai dati dei suoi utenti.

A lanciare l’allarme su una collaborazione ancora più stretta di quanto finora emerso fra la Silicon Valley e l’intelligence americana è il Guardian – autore dello scoop che ha scatenato il datagate – citando nuovi documenti di Edward Snowden. E proprio sulla talpa si apre un nuovo piccolo giallo. Secondo alcune indiscrezioni del Washington Post, potrebbe aver lasciato l’aeroporto di Mosca a bordo di un volo Aeroflot, diretto verso L’Avana. I sospetti nascerebbero dalla inusuale rotta scelta dalla compagnia aerea, rotta che evita il sorvolo sugli Stati

Uniti. Gli esperti meteo, però, hanno spiegato come in queste ore sulla normale rotta fra la Russia e Cuba ci sia una perturbazione e quindi una modifica non sarebbe poi così strana. Snowden intanto torna al centro di un botta e risposta tra Washington e Pechino, con gli Usa che hanno ribadito la loro “forte delusione” per la decisione di Hong Kong di lasciar andar via la talpa, rifugiatasi a Mosca. “Si è trattato di decisioni assunte in base alla legge, nulla da rimproverare”, ha reagito Pechino. Una scaramuccia che ha finite per rovinare un po’ il clima dialogante della due giorni di colloqui tra Usa e Cina a Washington. La talpa nel frattempo continua a rilasciare documenti segreti al Guardian che oggi rivela nuove indiscrezioni. “Microsoft ha collaborato in modo molto stretto con i servizi di intelligence Usa per consentire di intercettare le comunicazioni dei suoi utenti, aiutando la Nsa a decodificare il proprio sistema” e aggirare quindi i blocchi all’accesso. I nuovi documenti “illustrano la portata della cooperazione fra la Silicon Valley e le agenzie di intelligence negli ultimi tre anni” nell’ambito del programma segreto Prism, denuncia il quotidiano, secondo il quale Mic

A mosca intanto tornano le vecchie, care macchine da scrivere tra gli 007 russi, dopo le recenti rivelazioni di Edward Snowden, la ‘talpa ‘ del Datagate che ha inferto un altro duro colpo alla sicurezza delle informazioni digitali. E’ quanto suggerisce, secondo gli esperti, un bando pubblicato sul sito delle aste pubbliche : il servizio delle guardie federali (Fso), che tutela la sicurezza delle più alte personalità dello Stato, ha indetto una gara per 20 macchine da scrivere, per un totale di 486 mila rubli (11.600 euro), come riferisce il quotidiano Izvestia.rosoft ha in particolare aiutato la Nsa a intercettare le chat online sul nuovo portale Outlook.com. Anche Skype, acquistata da Microsoft nell’ottobre 2011, ha collaborato con l’intelligence nell’ultimo anno consentendo a Prism di ottenere informazioni sulle conversazioni video e audio. Microsoft respinge con forza le accuse: Redmond non concede e non offre al governo nessun accesso diretto a nessuno dei suoi prodotti. “Abbiamo chiari principi che guidano le nostre risposte alle richieste del governo per le informazioni sui consumatori” afferma Microsoft, sottolineando di fornire dati dei propri consumatori “solo in risposta a richieste del governo su specifici account”. Intanto il Washington Post lancia un nuovo allarme: quello che Snowden abbia guadagnato l’accesso anche a “file sensibili riguardanti operazioni di spionaggio contro i leader cinesi e altri obiettivi sensibili”. “Siamo molto preoccupati. Più cose diventano pubbliche, più perdiamo le nostre capacità”.

Dopo la diffusione dei cable diplomatici da parte di Wikileaks e le recenti rivelazioni di Snowden sul gigantesco sistema di sorveglianza americano, “é stata presa la decisione di ampliare l’uso delle macchine da scrivere per stampare i documenti segreti”. “No comment” da parte dell’Fso. Ma alcuni esperti sostengono che le macchine da scrivere si continuano ad usare in alcuni ministeri, come quello della difesa e delle situazioni di emergenza. Ad esempio per i rapporti destinati al ministro della difesa e al comandante supremo dell’esercito, cioé il presidente Putin. Ogni macchina, poi, ha la sua scrittura particolare ed è individuabile tramite una perizia, mentre i mezzi elettronici sono impersonali. “Dal punto di vista della sicurezza, ogni mezzo di collegamento elettronico è vulnerabile: da un pc si può prendere qualsiasi informazione perché non esiste alcun modo per garantirne al 100% la protezione”, osserva uno che se ne intende, il deputato Nikolai Kovaliov, ex capo dei servizi segreti (Fsb).

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