3 Dicembre 2025, mercoledì
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Disoccupazione giù al 6%: l’Italia accelera, cala anche il tasso tra i giovani

Istat segnala una nuova riduzione dei senza lavoro in ottobre. Migliora il quadro per le fasce più vulnerabili, mentre l’inattività resta stabile. Su base annua diminuiscono sia chi cerca un impiego sia coloro che restano fuori dal mercato.

A ottobre il mercato del lavoro italiano segna un passo avanti significativo. Il tasso di disoccupazione scende al 6 per cento, due decimi in meno rispetto a settembre, confermando una tendenza al miglioramento che, pur graduale, si sta consolidando mese dopo mese. Lo certifica l’Istat, che nel suo aggiornamento mensile fotografa un Paese in cui il numero delle persone in cerca di un impiego diminuisce del 3,7 per cento, circa cinquantanovemila unità in meno in un solo mese.

Il calo interessa sia uomini sia donne e coinvolge trasversalmente tutte le fasce d’età considerate. Ma il segnale più rilevante riguarda i giovani: la disoccupazione tra gli under 25 si attesta al 19,8 per cento, quasi due punti in meno rispetto al mese precedente. Una flessione che, pur mantenendo il dato giovanile su livelli ancora elevati, indica un movimento positivo in un segmento strutturalmente fragile.

Sul versante dell’inattività, invece, il quadro rimane immobile. Il tasso tra i 15 e i 64 anni resta fermo al 33,2 per cento. Una stabilità apparente che deriva da dinamiche opposte: crescono gli inattivi tra i 15 e i 34 anni, mentre diminuiscono quelli con almeno 35 anni. Il risultato netto è un equilibrio che, se da un lato evita un deterioramento, dall’altro evidenzia la persistenza di una quota consistente di popolazione lontana dal mercato del lavoro.

Il confronto annuale aiuta a misurare la portata del cambiamento. Rispetto a ottobre 2024, il numero di persone in cerca di lavoro cala del 2,2 per cento, pari a una riduzione di trentiquattromila unità. Ancora più marcata la diminuzione degli inattivi tra i 15 e i 64 anni: meno 1,4 per cento, che corrisponde a centosettantunmila persone in meno fuori dalla forza lavoro.

Il quadro complessivo restituisce un mercato del lavoro che continua a muoversi, seppur con velocità moderata, lungo un sentiero di miglioramento. La disoccupazione diminuisce, la partecipazione tende a crescere e la pressione dell’inattività, pur stabile nel breve periodo, si attenua nel confronto annuale. Segnali che, nel loro insieme, delineano una fase in cui il sistema occupazionale italiano sembra guadagnare solidità, mentre resta aperta la sfida di coinvolgere in modo più deciso i giovani e le fasce ancora distanti dal lavoro.

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