3 Dicembre 2025, mercoledì
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Dramma al Duomo, si lancia nel vuoto l’evaso di Bollate: indagini su un possibile femminicidio

L’uomo, sospettato dell’accoltellamento di un collega e della scomparsa di una donna, si è tolto la vita dalla terrazza simbolo di Milano. In corso accertamenti per chiarire le sue responsabilità in un caso sempre più inquietante.

Milano – Si è tolto la vita gettandosi nel vuoto dalla terrazza del Duomo di Milano, sotto gli occhi attoniti dei passanti e dei turisti. Un gesto estremo, che le prime verifiche delle forze dell’ordine riconducono con elevata probabilità a Emanuele De Maria, 35 anni, evaso nei giorni scorsi dal carcere di Bollate dopo aver accoltellato un collega di lavoro.

Il corpo dell’uomo, coperto da numerosi tatuaggi che hanno facilitato un primo riconoscimento, è stato trovato questa mattina sotto la guglia della cattedrale. Sul posto sono intervenuti il 118 e gli agenti della polizia, che hanno transennato l’area. L’identità deve ancora essere ufficialmente confermata, ma gli investigatori non hanno dubbi: tutti gli indizi portano a De Maria.

Sabato mattina, il detenuto in regime di semilibertà aveva colpito con cinque fendenti Hani Fouad Abdelghaffar Nasr, 50 anni, cittadino italiano di origini egiziane, fuori da un hotel milanese dove entrambi lavoravano. La vittima è ancora ricoverata in terapia intensiva all’ospedale Niguarda, dopo un intervento chirurgico d’urgenza.

Ma non è tutto. A intrecciarsi con la vicenda c’è ora anche un giallo dai contorni ancora più oscuri: la scomparsa di Chamila Wijesuriyauna, 50 anni, collega dei due uomini, di cui si sono perse le tracce da venerdì pomeriggio.

Le telecamere della stazione metropolitana Bignami, lungo la linea lilla, mostrano la donna insieme a De Maria nelle vicinanze del Parco Nord, tra Milano e Cinisello Balsamo. Due ore dopo, le stesse telecamere inquadrano solo De Maria, con in mano la borsa della donna. Il cellulare di Chamila è stato ritrovato da un addetto alle pulizie della metro e riconsegnato al marito, che la sera stessa ha sporto denuncia di scomparsa ai carabinieri.

Il timore, ora, è che la donna possa essere rimasta vittima di un altro gesto violento da parte del 35enne. Le ricerche sono in corso, coordinate da vigili del fuoco, carabinieri e unità specializzate: squadre cinofile, fluviali e sommozzatori stanno perlustrando il Parco Nord e i suoi laghetti, nel tentativo di trovare indizi utili.

Il caso, sempre più intricato, scuote la città e solleva interrogativi sulle misure di controllo nei confronti dei detenuti in semilibertà. Intanto, la scena simbolica e drammatica del suicidio al Duomo imprime un segno indelebile su una vicenda che si tinge di noir metropolitano, tra violenza, fuga e misteri ancora da svelare.

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