Il 22 dicembre 2025, un’operazione coordinata dai Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS) con il supporto del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale ha scosso le province di Roma, Milano, Chieti e Pescara. L’intervento, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale di Roma, ha colpito un imprenditore edile, titolare di una nota impresa romana di costruzioni, coinvolto in un’inchiesta per truffa aggravata ai danni dello Stato.
L’indagine, avviata dalla Procura della Repubblica di Roma, prende spunto dalle indagini su un’operazione di riqualificazione sismica di un complesso immobiliare nel milanese. Il progetto, rientrante nel quadro degli incentivi previsti dai “Decreti rilancio” e “Superbonus”, avrebbe visto l’impresa beneficiaria di circa 13 milioni di euro tramite crediti fiscali ritenuti fittizi. Le accuse a carico dell’imprenditore riguardano il conseguimento illecito di erogazioni pubbliche, l’emissione di fatture per operazioni inesistenti e l’omesso versamento di somme dovute, con l’utilizzo in compensazione di crediti inesistenti.
Il Tribunale di Roma ha dunque disposto il sequestro “per equivalente” dei beni dell’indagato, tra cui immobili, autovetture, conti correnti bancari e persino alcune opere d’arte trovate nella sua disponibilità. L’operazione, eseguita nella fase preliminare delle indagini, è ancora suscettibile di impugnazione, e fino a una sentenza definitiva, l’imprenditore resta innocente.
Questa indagine, che riflette la crescente attenzione delle autorità su frodi legate agli incentivi fiscali, si inserisce in un contesto di rafforzamento dei controlli sul corretto utilizzo dei fondi pubblici destinati alla riqualificazione e al miglioramento delle strutture edilizie.
