3 Dicembre 2025, mercoledì
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Bitcoin in caduta libera: bruciato un terzo del valore in due mesi

Dopo il record di ottobre la criptovaluta scivola sotto gli 85mila dollari; in rosso tutto il settore, da Ethereum a Xrp, con pesanti ripercussioni anche sui titoli di Borsa collegati

Il mercato delle criptovalute vive ore di forte turbolenza, segnate da un crollo che trascina con sé l’intero comparto. Il Bitcoin, capofila delle valute digitali, ha registrato un arretramento improvviso e consistente, scendendo per alcune ore sotto la soglia degli 85mila dollari e lasciando sul terreno oltre l’otto per cento del proprio valore in sole ventiquattro ore. Lo riporta l’emittente Cbs News, evidenziando un quadro che segna una brusca inversione rispetto ai fasti di inizio autunno.

Dal 6 ottobre, quando la criptovaluta aveva sfiorato i 125mila dollari toccando un massimo storico, il suo valore si è assottigliato di circa un terzo. Una flessione che non si limita a intaccare la fiducia degli investitori ma che ha avuto un impatto immediato sulla capitalizzazione complessiva dell’intero mercato digitale. Secondo i dati elaborati da CoinGecko, la contrazione odierna ha infatti ridotto il valore aggregato del settore di oltre 750 miliardi di dollari, un’emorragia che fotografa l’intensità della fase ribassista.

L’ondata di vendite non si ferma al Bitcoin. A risentirne sono anche le piattaforme e i titoli legati al mondo delle criptovalute. Robinhood accusa un calo del 3,5 per cento e Coinbase scivola del 4,2 per cento, segno di una sfiducia che contagia l’intera filiera finanziaria connessa agli asset digitali.

In parallelo, anche altre criptovalute di primo piano conoscono una giornata segnata dal rosso. Ethereum e Xrp si muovono sulla stessa direttrice ribassista, confermando un clima di tensione che non fa distinzioni e coinvolge senza eccezioni l’intero ecosistema crittografico.

Il mercato resta in attesa di capire se il crollo rappresenti un fisiologico aggiustamento dopo mesi di crescita impetuosa o l’inizio di una fase più prolungata di volatilità. Per ora domina la prudenza, mentre investitori e analisti osservano con attenzione le prossime mosse di un settore che, per sua natura, non ha mai smesso di vivere sull’altalena dell’imprevedibilità.

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