La quiete sospesa dell’alba sul lungomare di Napoli è stata interrotta da un impatto violentissimo, lungo via Francesco Caracciolo, all’altezza dello storico chalet Ciro. Erano da poco passate le cinque quando un venditore ambulante di fiori, un uomo di cinquantuno anni, di origine bengalese, è stato travolto da un’automobile mentre attraversava la strada. Un gesto quotidiano, compiuto in un orario in cui la città non è ancora desta, si è trasformato in una scena drammatica.
Le condizioni del cinquantenne sono apparse subito gravissime. Il personale del 118, giunto rapidamente sul posto, lo ha stabilizzato come possibile prima di trasportarlo d’urgenza al Cardarelli. Qui l’uomo lotta per la vita, ricoverato in prognosi riservata. I medici non sciolgono ancora la riserva, mentre familiari e conoscenti attendono notizie nel silenzio sospeso dei corridoi d’ospedale.
Secondo le prime verifiche, al volante dell’auto c’era un giovane di vent’anni, residente in un comune dell’area vesuviana. Il ragazzo è stato immediatamente sottoposto ai test per accertare l’eventuale assunzione di alcol o sostanze stupefacenti, come previsto in casi di incidenti con feriti gravi. Gli agenti della polizia locale, sezione infortunistica stradale, hanno effettuato i rilievi in un tratto del lungomare che a quell’ora è solitamente animato solo da runner mattinieri, addetti delle attività commerciali e lavoratori ambulanti come la vittima.
Le indagini puntano ora a ricostruire nel dettaglio la dinamica dell’impatto: la velocità dell’auto, la visibilità in quel momento, la posizione esatta dell’uomo al momento dell’attraversamento. Il veicolo è stato posto sotto sequestro, mentre la patente del conducente è stata ritirata in attesa degli esiti delle verifiche.
La vicenda ha destato forte impressione tra residenti e operatori della zona, abituati alla presenza discreta dei venditori ambulanti che, anche nelle prime ore del mattino, animano il lungomare. Un quadro che all’improvviso si è incrinato, lasciando spazio a un episodio che ora la città osserva con apprensione, nella speranza che il cinquantenne possa superare le prossime, decisive ore.

