Il corpo era lì, disteso sul pavimento del soggiorno, in un silenzio che i vicini hanno percepito prima ancora di capire cosa stesse accadendo. A Piscinola, quartiere popolare nella periferia nord di Napoli, una donna di cinquantuno anni è stata trovata senza vita nella sua abitazione di piazza Sant’Alfonso. Una scoperta che ha messo in moto un’inchiesta ancora tutta da decifrare, nella quale gli investigatori non escludono alcuna pista, compresa quella dell’omicidio.
A dare l’allarme sono stati alcuni residenti del palazzo, preoccupati per l’assenza insolita della donna, nota per i suoi modi discreti e per una vita condotta all’insegna della riservatezza. Quando gli agenti sono entrati in casa, si sono trovati di fronte a una scena che ha richiesto immediatamente l’intervento della scientifica: la cinquantenne, casalinga, giaceva al centro della stanza, con evidenti segni di un trauma alla testa.
Le prime valutazioni, pur preliminari, hanno confermato la presenza di una ferita compatibile con un colpo violento. L’intero appartamento è stato posto sotto sequestro, mentre gli esperti stanno passando al setaccio ogni dettaglio alla ricerca di elementi utili a ricostruire le ultime ore di vita della donna.
In questo scenario ancora avvolto dalle incertezze, una figura emerge con particolare rilievo nelle indagini: l’uomo con cui la vittima aveva una relazione. Un compagno più giovane, già noto alle forze dell’ordine per precedenti denunce legate a maltrattamenti. Gli investigatori lo hanno interrogato per ore, raccogliendo le sue dichiarazioni e tentando di ricostruire la dinamica del rapporto con la donna. Al momento non ci sono provvedimenti a suo carico, ma la sua posizione rimane al centro dell’attenzione degli inquirenti.
Il quartiere osserva ora con inquietudine l’andirivieni di pattuglie e tecnici della scientifica. Una comunità abituata alla quotidianità di un rione popolare si ritrova improvvisamente spettatrice di un caso che lascia aperti interrogativi profondi: cosa è accaduto in quelle stanze, e quale verità si nasconde dietro l’apparente normalità della vita della donna.
Le indagini proseguono senza sosta, mentre la magistratura attende gli esiti degli esami medico-legali per delineare con maggiore precisione la causa della morte. Solo allora si potrà capire se dietro quel trauma alla testa si cela un drammatico incidente o l’ombra più cupa di una violenza domestica ancora tutta da chiarire.
