Nelle ultime 24 ore almeno 40 palestinesi sono stati uccisi nella Striscia di Gaza durante una serie di attacchi condotti dall’esercito israeliano. A riportarlo è l’agenzia russa Tass, citando fonti dell’emittente qatariota Al Jazeera. Intanto Hamas rompe il silenzio e rilancia una proposta che potrebbe riaprire spiragli diplomatici: liberare tutti gli ostaggi ancora detenuti a Gaza in cambio di un cessate il fuoco di cinque anni.
L’offensiva militare israeliana, che prosegue senza sosta da mesi, ha colpito diversi obiettivi nella Striscia, tra cui aree residenziali e infrastrutture già devastate dai precedenti bombardamenti. Le vittime sarebbero in gran parte civili, secondo le prime testimonianze locali.
Parallelamente, da parte di Hamas è giunto un segnale inatteso: il movimento islamista ha annunciato la propria disponibilità a rilasciare tutti gli ostaggi israeliani ancora nelle sue mani, proponendo in cambio una tregua della durata di cinque anni e la fine delle operazioni militari nella regione. La proposta rappresenterebbe, se accolta, uno dei più significativi sviluppi politici dalla ripresa delle ostilità.
Al momento non è giunta una risposta ufficiale da parte del governo israeliano, che nelle scorse settimane ha ribadito la propria volontà di mantenere la pressione militare fino al completo smantellamento delle strutture di Hamas nella Striscia.
Lo scenario resta estremamente fluido e incerto, con la comunità internazionale che osserva con crescente preoccupazione l’evolversi della crisi umanitaria a Gaza, dove le vittime civili aumentano quotidianamente e le condizioni di vita sono sempre più insostenibili.
