Hanno preso ufficialmente il via oggi le esercitazioni militari congiunte tra Stati Uniti e Filippine, un appuntamento annuale che assume quest’anno un peso strategico ancora più rilevante. L’iniziativa rappresenta una dimostrazione concreta del sostegno continuo di Washington a Manila, in un contesto regionale sempre più segnato dalle frizioni con la Cina.
Le manovre coinvolgeranno circa 14.000 militari, di cui oltre 9.000 provenienti dalle forze armate statunitensi. Le operazioni si svolgeranno in diverse aree delle Filippine, tra cui zone vicine a Taiwan e tratti del Mar Cinese Meridionale – un crocevia fondamentale per il commercio internazionale e da anni epicentro di tensioni geopolitiche.
L’alleanza tra USA e Filippine, rinsaldata negli ultimi anni, si inserisce nel più ampio quadro della strategia americana di contenimento dell’influenza cinese nella regione indo-pacifica. Le esercitazioni comprendono attività di difesa costiera, simulazioni di sbarco e manovre aeronavali, e mirano a rafforzare l’interoperabilità tra le forze armate dei due Paesi. Un segnale chiaro, dunque, che il legame tra Washington e Manila non solo è solido, ma si prepara a fronteggiare le sfide crescenti di un’area sempre più al centro dell’attenzione internazionale
