Il Tribunale del Riesame conferma la custodia cautelare per Louis Dassilva, accusato dell’omicidio di Pierina Paganelli
Non ci sono spiragli di libertà per Louis Dassilva, il cittadino senegalese arrestato lo scorso 17 luglio 2024 con l’accusa di aver ucciso Pierina Paganelli, 78 anni, trovata senza vita nei garage condominiali di un complesso residenziale a Rimini.
Anche il Tribunale del Riesame di Bologna ha confermato la misura della custodia cautelare in carcere, condividendo in pieno le motivazioni espresse dal giudice per le indagini preliminari di Rimini, che già il 14 aprile aveva respinto la richiesta di scarcerazione avanzata dall’avvocato difensore Riaro Fabbri.
Un quadro accusatorio che regge
La decisione dei giudici felsinei rafforza il quadro probatorio delineato dalla Procura, che ha ritenuto fondate le accuse mosse nei confronti di Dassilva. Il delitto di Pierina Paganelli, avvenuto in circostanze ancora oggetto di indagine, ha scosso profondamente la comunità locale per la brutalità dell’azione e il contesto apparentemente ordinario in cui si è consumato.
Dassilva è attualmente detenuto con l’accusa di omicidio volontario aggravato. L’indagine prosegue per chiarire le motivazioni alla base del gesto e per definire eventuali responsabilità collaterali.
Nessuna attenuante, resta alto il rischio di reiterazione
Nel confermare la custodia in carcere, sia il gip di Rimini che il Riesame hanno evidenziato la gravità degli indizi raccolti e il concreto pericolo di reiterazione del reato, elementi che giustificano pienamente la permanenza dell’indagato in stato di detenzione.
L’avvocato Fabbri aveva tentato di ottenere la scarcerazione del suo assistito, sostenendo l’insussistenza di esigenze cautelari. Una linea difensiva che, almeno per ora, non ha convinto né i magistrati di primo livello né il collegio bolognese.
Un caso ancora al centro dell’attenzione
L’omicidio di Pierina Paganelli continua ad attirare l’attenzione mediatica e giudiziaria. Le indagini, coordinate dalla Procura di Rimini, puntano ora a consolidare ulteriormente gli elementi a carico dell’indagato e a far piena luce su dinamiche, movente e possibili complici o testimoni.
La conferma della custodia cautelare segna un altro passaggio cruciale nel percorso verso un eventuale processo, nel quale si cercherà di dare giustizia a una vittima la cui morte ha lasciato un vuoto profondo nella sua comunità.
