10 Settembre 2025, mercoledì
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Carla Rinaldi, scomparsa la pedagogista che ha portato l’educazione reggiana nel mondo

Presidente onoraria della Fondazione Reggio Children, allieva di Loris Malaguzzi e figura chiave del Reggio Emilia Approach. Il suo pensiero ha lasciato un’impronta profonda nella pedagogia contemporanea, in Italia e all’estero.

REGGIO EMILIA – Si è spenta all’età di 78 anni Carla Rinaldi, una delle voci più autorevoli nel panorama educativo internazionale, promotrice instancabile del modello pedagogico sviluppato nella città emiliana e conosciuto nel mondo come Reggio Emilia Approach. La sua morte, avvenuta a causa di una lunga malattia, rappresenta una perdita di grande rilevanza non solo per la comunità pedagogica italiana, ma per l’intero settore dell’educazione globale.

Allieva e collaboratrice di Loris Malaguzzi, Rinaldi è stata tra le principali artefici della sistematizzazione e della diffusione internazionale del pensiero educativo reggiano, contribuendo a trasformarlo in un punto di riferimento per migliaia di educatori, amministratori, ricercatori e famiglie in tutto il mondo.

Una vita dedicata all’infanzia, alla scuola e alla comunità

Dagli anni Settanta in poi, Carla Rinaldi ha lavorato come pedagogista nei nidi e nelle scuole dell’infanzia comunali di Reggio Emilia, contribuendo alla loro costruzione come spazi pubblici di alta qualità educativa. A partire dal 1994 è stata consulente scientifica di Reggio Children, la società internazionale nata per promuovere la ricerca e l’innovazione educativa a partire dall’esperienza reggiana.

Dal 2011 ha assunto la presidenza della Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi, organismo che rappresenta il cuore pulsante della rete educativa reggiana a livello internazionale. Ha ricoperto questa carica fino a dicembre 2023, quando è stata nominata presidente onoraria.

È stata anche docente universitaria presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, dove ha insegnato per oltre vent’anni il corso “L’approccio delle scuole dell’infanzia comunali di Reggio Emilia”, contribuendo alla formazione di generazioni di futuri insegnanti e pedagogisti.

Il saluto della città e delle istituzioni

A darne notizia è stato il sindaco di Reggio Emilia, Marco Massari, che l’ha ricordata con parole toccanti: “Carla è stata un’amica e una figura di eccezionale valore intellettuale, umano e civile. Una donna che ha inciso profondamente nella storia culturale della nostra città, e che con rigore e passione ha saputo dare forma e forza a un progetto educativo oggi riconosciuto in tutto il mondo”.

In sua memoria, giovedì 17 aprile verrà allestita la camera ardente presso la sede delle Onoranze Funebri Reverberi in via Terezin (dalle 9 alle 18.30). Il giorno successivo, venerdì 18 aprile, dalle ore 9, la cittadinanza potrà rendere omaggio alla pedagogista nella Sala del Tricolore del Comune di Reggio Emilia. Seguirà, alle ore 11.30, una commemorazione pubblica.

Una pedagogia che ha parlato al mondo intero

L’approccio educativo sostenuto da Carla Rinaldi si fonda su una concezione dell’infanzia come fase della vita ricca di potenzialità, diritti e linguaggi plurimi, da accogliere e valorizzare. La sua visione ha saputo integrare l’innovazione pedagogica con l’impegno civile, rendendo la scuola dell’infanzia un luogo di ricerca, dialogo e costruzione condivisa del sapere.

“Carla Rinaldi è stata una guida e una fonte inesauribile di ispirazione”, ha dichiarato il presidente della Fondazione Reggio Children, Francesco Profumo. “La sua capacità di guardare al futuro con intelligenza, determinazione e fiducia è stata un esempio per tutti noi. Ha saputo parlare a educatori e decisori, a famiglie e bambini, mantenendo sempre salda la convinzione che l’educazione sia un diritto e un bene comune”.

Il cordoglio del mondo politico e culturale

Tra le prime a esprimere cordoglio è stata Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, che ha ricordato Carla Rinaldi come “una delle più luminose protagoniste della pedagogia contemporanea, una donna capace di fare dell’educazione un atto rivoluzionario, politico e profondamente democratico”. E ha aggiunto: “Carla mi ha insegnato tanto. Il suo lavoro resta una testimonianza viva di come l’educazione possa essere strumento di giustizia e di costruzione di un mondo più umano”.

Numerose anche le manifestazioni di vicinanza da parte delle istituzioni scolastiche, delle organizzazioni internazionali e delle comunità educative che negli anni hanno avuto modo di collaborare con Rinaldi. Il Reggio Emilia Approach, grazie anche alla sua guida, è oggi studiato e applicato in centinaia di scuole in ogni continente, dal Giappone al Brasile, dagli Stati Uniti alla Scandinavia.

Una presenza che continua a camminare tra noi

“Se c’è una cosa che non riusciamo a fare, oggi, è parlare di Carla al passato”, si legge nel messaggio diffuso da Reggio Children Srl. “La vediamo ancora, nella piazza del Centro Internazionale, mentre scambia parole e sorrisi con insegnanti e visitatori di tutto il mondo. La sua chioma bionda, il passo deciso, il tono pacato ma profondo. Carla che incoraggia, Carla che ascolta. Carla che crede, fino in fondo, nel potere trasformativo dell’educazione”.

Il pensiero e l’eredità di Carla Rinaldi continueranno a vivere nei progetti, nei luoghi, nelle pratiche e nelle persone che ha saputo formare e ispirare. Il suo è stato un lavoro paziente e radicale, svolto senza mai smettere di credere nella centralità dell’infanzia, nella forza delle relazioni, nella capacità della scuola di generare comunità.

E se, come amava ripetere, “la vita è vita finché esiste, e forse anche dopo”, allora il suo lascito continuerà a camminare insieme a noi, ogni volta che un bambino disegna, esplora, domanda, crea.

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