A cura di Mario Ceccarelli
Un grave episodio di violenza ha sconvolto il liceo delle scienze umane “Parini” di Seregno, in provincia di Monza e Brianza. Mercoledì mattina, al termine delle lezioni, una docente è stata aggredita in aula da uno studente minorenne. L’episodio si è verificato quando in classe erano rimasti soltanto i due protagonisti: il giovane ha colpito la professoressa con un pugno e uno schiaffo al viso, lasciandola scioccata e ferita.
Le motivazioni dietro il gesto restano al momento oscure. Non risultano tensioni pregresse tra l’insegnante e lo studente, e i compagni di classe, ancora increduli, hanno escluso la presenza di segnali premonitori. L’accaduto ha suscitato sgomento non solo tra il personale scolastico, ma anche all’interno della comunità e delle famiglie degli studenti.
La scuola, rinomata per il suo impegno nell’educazione ai valori civici e sociali, ha reagito prontamente avviando un’indagine interna e collaborando con le autorità competenti per far luce sull’accaduto. Parallelamente, gli studenti hanno espresso solidarietà nei confronti della docente, riempiendo i corridoi di cartelloni con messaggi di affetto e sostegno. Frasi come “Forza prof, siamo con te” e “La violenza non è mai una soluzione” campeggiano ora sulle pareti della scuola, a testimonianza del loro sdegno per l’accaduto.
Questo grave fatto si inserisce in un contesto più ampio, che vede un crescente aumento degli episodi di violenza nelle scuole italiane. Recenti studi hanno evidenziato un incremento di aggressioni, sia verbali che fisiche, ai danni del personale scolastico, sollevando urgenti interrogativi sulla sicurezza negli istituti e sulla gestione dei comportamenti problematici degli studenti.
Le autorità locali e il dirigente scolastico hanno espresso ferma condanna per quanto accaduto. Il presidente del liceo Parini ha dichiarato: “La scuola deve essere un luogo sicuro per tutti, docenti e studenti. Questo episodio ci sprona a rafforzare i percorsi educativi e a promuovere un dialogo più aperto e costruttivo con le famiglie.”
L’insegnante aggredita, pur profondamente scossa, ha ricevuto le cure mediche necessarie ed è attualmente supportata da uno psicologo per affrontare il trauma subito. Nel frattempo, le indagini proseguono per accertare le responsabilità e comprendere il contesto che ha portato a un simile atto di violenza. L’episodio rappresenta un monito per l’intera comunità educativa e un invito a riflettere sull’importanza di prevenire e gestire situazioni di conflitto all’interno delle scuole.