12 Febbraio 2025, mercoledì
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San Giovanni Galermo, esplosione devasta una palazzina: paura e feriti nella periferia di Catania

Un’intera area evacuata dopo una fuga di gas. Dieci feriti, tra cui vigili del fuoco e tecnici al lavoro. Soccorsi ancora in corso per scongiurare la presenza di dispersi.

Una serata di terrore a San Giovanni Galermo, nella periferia nord di Catania, dove una violentissima esplosione ha raso al suolo una palazzina di tre piani in via Fratelli Gualandi. Erano le 19:20 quando un boato, causato da una fuga di gas, ha squarciato il silenzio del quartiere, facendo tremare le abitazioni circostanti e scatenando il panico tra i residenti.

L’edificio, di proprietà dell’Istituto Autonomo Case Popolari e attualmente in fase di ristrutturazione, è crollato sotto la potenza dell’onda d’urto. Sebbene inizialmente fosse stato dichiarato disabitato, gli inquirenti non escludono la possibilità che qualcuno potesse averlo occupato abusivamente.

Il bilancio dei feriti

Al momento si contano una decina di feriti, tra cui un uomo di 66 anni in gravi condizioni a causa di ustioni al volto e alla testa, ricoverato in codice rosso al Trauma Center dell’ospedale Cannizzaro. Una donna di 51 anni è rimasta contusa, mentre due vigili del fuoco e due tecnici del gas sono stati colpiti dall’esplosione durante le operazioni di soccorso. Per fortuna, nessuno di loro è in pericolo di vita.

Un allarme ignorato?

L’episodio sarebbe stato preceduto da ore di apprensione: già dalle 17, gli operai della società di distribuzione del gas erano al lavoro nella zona per una segnalazione di forte odore di metano. I vigili del fuoco, allertati dalla situazione critica, avevano fatto evacuare i residenti della palazzina poco prima della deflagrazione, un’operazione che potrebbe aver evitato una tragedia di dimensioni ancora maggiori.

Una notte di paura e soccorsi

Sul posto stanno operando incessantemente i vigili del fuoco, coadiuvati dalle squadre specializzate Usar (Urban Search And Rescue) e dalle unità cinofile, per escludere la presenza di altre persone tra le macerie. Tuttavia, la situazione resta delicata: un secondo boato, probabilmente legato alla pressione del gas, ha fatto saltare i tombini lungo le strade circostanti, costringendo le autorità a chiudere l’intera area al traffico e a interdire il passaggio pedonale.

Indagini e sicurezza

Mentre i soccorsi proseguono senza sosta, le autorità hanno avviato un’indagine per determinare le cause esatte dell’incidente e verificare eventuali responsabilità. La comunità, intanto, resta col fiato sospeso, stretta in un misto di paura e speranza. Un dramma che ha trasformato un quartiere tranquillo in uno scenario di devastazione, riportando alla luce il fragile equilibrio tra sicurezza e prevenzione.

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