Seul, avvolta da una coltre di neve, si trasforma in un palcoscenico di tensioni politiche senza precedenti. Migliaia di persone, sfidando il freddo pungente, hanno manifestato per esprimere il proprio sostegno o la propria opposizione nei confronti del presidente Yoon Suk Yeol, accusato di insurrezione e con un mandato di arresto imminente. Le proteste si sono concentrate nei pressi della residenza presidenziale, dove si sono fronteggiati cori di condanna e applausi di solidarietà.
La situazione giunge a un momento cruciale: il mandato d’arresto, legato al presunto tentativo di imporre la legge marziale lo scorso 3 dicembre, scadrà alla mezzanotte di lunedì (ora locale). Mentre il clima politico si scalda, l’attenzione internazionale è rivolta alla Corea del Sud, anche in vista dell’arrivo del segretario di Stato USA, Antony Blinken, atteso per una visita che lo porterà anche in Giappone e Francia.
La battaglia legale
Nel frattempo, il tribunale distrettuale occidentale di Seul ha respinto l’ingiunzione presentata dal team legale di Yoon per invalidare i mandati di arresto e di perquisizione della residenza presidenziale. La corte ha giudicato i mandati validi, nonostante le obiezioni dei difensori di Yoon, che li avevano definiti “illegali” e giuridicamente viziati. “Il Cio (Ufficio investigativo sulla corruzione per alti funzionari) non avrebbe alcuna autorità per indagare su accuse di insurrezione”, sostengono i legali dell’ex presidente.
La decisione del tribunale arriva come un altro colpo per Yoon, già al centro di una bufera politica per il presunto ruolo nel tentativo fallito di applicare la legge marziale. Non sono stati resi noti ulteriori dettagli sui motivi della decisione giudiziaria, ma il mandato di perquisizione per il complesso presidenziale resta in vigore.
Uno scontro tra piazza e potere
Le manifestazioni riflettono la profonda spaccatura del Paese. Da un lato, coloro che chiedono l’arresto immediato di Yoon, vedendo nelle accuse un passo verso la giustizia. Dall’altro, chi lo difende con forza, denunciando presunte violazioni dei suoi diritti legali e accusando l’opposizione di strumentalizzare il sistema giudiziario.
Uno scenario di rilevanza globale
Con il freddo che attanaglia Seul e la crisi politica che scuote la nazione, la Corea del Sud si trova al centro dell’attenzione mondiale. L’arrivo di Blinken aggiunge ulteriore peso a una situazione già esplosiva, mentre il futuro politico di Yoon Suk Yeol resta appeso a un filo. La neve potrebbe presto sciogliersi, ma le tensioni nella capitale sembrano destinate a durare ancora a lungo.