A cura di Ionela Polinciuc
Salvatore Di Napoli, ricercato per associazione a delinquere e rapine in Europa, è stato arrestato in una spiaggia di Ascea, in provincia di Salerno. Nonostante avesse tentato di nascondere la sua identità coprendo i tatuaggi con una maglietta anche al mare, Di Napoli è stato tradito dai suoi inconfondibili segni sulla pelle: due grosse stelle tatuate tra il petto e la spalla.
Il latitante, originario dei quartieri Spagnoli di Napoli, sapeva di essere nel mirino delle autorità austriache, che avevano emesso un mandato di cattura nei suoi confronti tramite la Corte di Appello di Napoli. Dopo aver lasciato la città partenopea, Di Napoli aveva cercato rifugio ad Ascea, una località di mare a sud di Salerno, sperando di passare inosservato tra i turisti.
I carabinieri del nucleo investigativo di Napoli, supportati dalla sezione Catturandi, avevano seguito le sue tracce fino alla spiaggia salernitana, dove lo hanno sorpreso mentre si tuffava in acqua. Di Napoli indossava una maglietta, forse nel tentativo di coprire i tatuaggi che lo avrebbero potuto identificare, ma gli investigatori lo hanno riconosciuto nonostante il travestimento, che includeva anche capelli rasati e occhiali da sole.
Appena risalito dall’acqua e tornato sul lettino, i militari sono intervenuti per arrestarlo. Salvatore Di Napoli è ora detenuto nel carcere di Vallo della Lucania, in attesa dell’estradizione verso l’Austria, dove dovrà rispondere delle accuse di associazione a delinquere e rapine.
Un altro duro colpo inflitto alla criminalità grazie al lavoro incessante delle forze dell’ordine italiane, che hanno dimostrato ancora una volta quanto sia difficile, se non impossibile, sfuggire alla giustizia anche fuori dai confini nazionali.