20 Maggio 2024, lunedì
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Ismene/Family Affairs, prima nazionale al Teatro Goldoni di Firenze

A cura di Carla Cavicchini

A 42 anni dalla fondazione, Giancarlo Cauteruccio
affida al fratello la direzione artistica della compagnia

Due serate nell’ambito della stagione 2024 del Teatro delle Donne

Venerdì 16 e sabato 17 febbraio 2024 – ore 20,30
Teatro Goldoni – via Santa Maria, 15 – Firenze
Compagnia Krypton
Ismene/Family Affairs
Da Ismene di Ghiannis Ritsos
Regia Fulvio Cauteruccio
Con FLAVIA PEZZO

Dal mito greco a un’opera rock. Debutta in prima nazionale venerdì 16 e sabato 17 febbraio al Teatro Goldoni di Firenze “Ismene/Family Affairs”, spettacolo che vede protagonista Flavia Pezzo e che segna l’esordio di Fulvio Cauteruccio alla direzione artistica della storica Compagnia Krypton. Nell’ambito della stagione 2024 del Teatro delle Donne.

Inizio spettacoli ore 20,30. Biglietti da 5 a 15 euro (riduzioni per over 60, under 25, soci Coop, Arci, Uisp, ATC, residenti nei Quartieri 4 e 1 e iscritti ai corsi di formazione del Teatro delle Donne). Info, prenotazioni e prevendite sul sito ufficiale www.teatrodelledonne.com (tel. 0552776393 – teatro.donne@libero.it), prevendite online anche su www.ticketone.it.

“Ismene/Family Affairs” è tratto da “Ismene”, uno dei 17 monologhi drammatici contenuti in “Quarta dimensione”, il capolavoro del poeta greco Ghiannis Ritsos. Fulvio Cauteruccio, nuovo direttore artistico della Compagnia Krypton a cui Giancarlo Cauteruccio ha passato il testimone, mette in scena un’opera che parte dal mito greco e arriva alle viscere della contemporaneità. Una contemporaneità dove la paura è padrona delle anime, la guerra divora le vite, la civiltà decade, l’Occidente implode su se stesso e l’individuo, su cui sembra incombere un ineluttabile destino, resta silente, privato lentamente della sua libertà, della sua volontà.

Ismene, interpretata da Flavia Pezzo, è la quarta figlia di Edipo, figura evanescente e personaggio secondario nel mito, sorella della celebre Antigone che il poeta definisce inflessibile e disperata. Rimasta ai margini della notorietà della famiglia di origine segnata dall’orrore, la protagonista denuncia uno ad uno i congiunti ed il contesto che ha determinato la rovina nella quale è precipitata, rivendicando infine la libertà di decidere della propria sorte.

L’incomunicabilità che cresce e finisce per divorare come un cancro, l’illusione del potere, il timore di sé e dei propri limiti, delle proprie emozioni, la paura, il rancore, l’amore rinnegato o respinto, il rimpianto, la tentazione della rinuncia, della resa, la scelta di andare avanti mettendosi al primo posto, sono tutti gli elementi presenti nel soliloquio di questa Ismene.

Lo spettacolo diventa così un inno alla vita, alla forza femminile, al coraggio, quali che siano le prove che le donne devono affrontare nei contesti familiari, sociali e economici contemporanei. In scena Flavia Pezzo è affiancata da Massimo Bevilacqua, che con la chitarra elettrica accompagna Ismene nella sua trasformazione in una rockstar iconoclasta.

Fulvio Cauteruccio nella sua regia unisce la parola con la musica di grandi artisti, dai Depeche Mode ai CCCP e CSI, da Johnny Cash a Edith Piaf e Nancy Sinatra, in un lavoro che diviene una sorta di Opera Rock dove le sonorità di chitarre e sintetizzatori si intersecano con le parole più antiche e universali del mondo, ribadendo la sua cifra stilistica sperimentata in precedenti lavori, primo fra tutti l’acclamato Roccu u stortu. La scenografia è firmata dall’artista Alice Leonini che ha realizzato per l’occasione dei lavori pittorici digitali.

Lo spettacolo della Compagnia Krypton è realizzato in coproduzione con il festival Asti Teatro 46. La stagione del Teatro delle Donne è realizzata con il contributo di Fondazione CR Firenze e con il sostegno di Maggio Musicale Fiorentino, Comune di Firenze, Ministero della Cultura, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Unicoop Firenze. In collaborazione con Intercity Festival, Quartieri 1 e 4 di Firenze, Rat-Residenze Artistiche della Toscana.

PROSSIMO APPUNTAMENTO – L’idea che le donne siano state considerate, per secoli, fisiologicamente deficienti può suggerirci qualcosa? Liberamente ispirato all’omonimo trattato di Paul Julius Moebius, “L’inferiorità mentale della donna” è lo spettacolo che Veronica Pivetti presenta mercoledì 6 marzo al Teatro Goldoni di Firenze, nell’ambito della stagione 2024 del Teatro delle Donne: nei panni di una moderna Mary Shelley, l’artista ci racconta, grazie a bizzarre teorie della scienza e della medicina, l’unico, vero, Frankenstein della storia moderna: la donna.

Programma completo sul sito www.teatrodelledonne.com e sui canali social.
Le foto allegate sono autorizzate all’uso libero da diritti, limitatamente alla diffusione della notizia.

ISMENE/FAMILY AFFAIRS da Ismene di Ghiannis Ritsos
Regia Fulvio Cauteruccio
Con Flavia Pezzo nel ruolo di Ismene e Massimo Bevilacqua
Scene Alice Leonini
Assistente alla regia Alessio Martinoli
Una produzione Teatro Studio Krypton in coproduzione con il festival Asti Teatro 46

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