18 Maggio 2024, sabato
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Qualità della vita 2023: Udine è la città in cui si vive meglio

A cura di Clara Sardella

L’indagine del Sole 24 Ore vede per la prima volta Udine in testa, seguita da Bologna e da Trento. Milano resta in ottava posizione mentre Roma è 35a. All’ultimo posto Foggia.

E’ Udine la città in cui si vive meglio in Italia, adincoronare la provincia friulana è la 34esima edizione dell’indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita. 

E’ la prima volta che la provincia di Udine sale sul gradino più alto, entrando così nella storia della classifica che misura il benessere della popolazione, dopo essersi piazzata tra le prime dieci solamente tre volte dal 1990 a oggi. 

La scalata del territorio friulano (+11 posizioni) tra le 107 province italiane prese in esame attraverso 90 indicatori statistici è trainata da alcune particolari performance: ottiene il primo posto nell’indice sintetico della Qualità della vita delle donne e l’ottavo posto in quello che misura la qualità della vita dei bambini; detiene il record di palestre, piscine e centri per il benessere fisico; si distingue (4° posto) nella categoria “Giustizia e sicurezza” per la limitata frequenza di incendi, delitti informatici e furti di autovetture; eccelle anche per la bassa incidenza di famiglie con Isee sotto i 7 mila euro e di imprese in fallimento.

Suonano più come delle conferme, invece, il secondo e il terzo posto rispettivamente di Bologna, vincitrice dell’edizione 2022 e sempre in testa nella categoria “Demografia, salute e società” spinta dai livelli d’istruzione elevati, e Trento, già vincitrice dell’Indice della sportività e di Ecosistema Urbano 2023.

Bergamo (quest’anno capitale della cultura insieme a Brescia) sale al quinto posto della classifica dei territori più vivibili e conquista il primato nella classifica di “Ambiente e Servizi”. Anche Modena, settima, torna tra le prime dieci, posizione che aveva raggiunto solo due volte: nel 1999 e nel 2022.

Più solido, invece, il piazzamento nella parte alta della graduatoria della provincia di Aosta, al quarto posto. Tra le prime dieci si confermano anche Milano, che è stabile rispetto all’anno scorso e resta prima nella categoria “Affari e Lavoro” e Firenze che, dopo aver occupato il podio nel 2022, quest’anno è sesta.

Tra le prime dieci anche Monza e Brianza che conquista 14 posizioni e il primato nella categoria “Ricchezza e consumi”, a chiudere la top ten c’è Verona, mentre Trieste Bolzano sono scese rispettivamente in 12° e 13° posizione.

 Anche questa edizione fotografa nella seconda metà della graduatoria una concentrazione di città del Mezzogiorno, con l’unica eccezione di Cagliari al 23esimo posto.

Nelle ultime 40 posizioni scivolano ben nove provincie del Centro o del Nord: a Latina (87a), Imperia (81a), Frosinone (80a), Alessandria (70a), e Rovigo (68a) si sono aggiunte Grosseto (74a), Viterbo (75a), Rieti (73a) e Massa Carrara (72a).

Perdono terreno Agrigento, Sud Sardegna, Palermo, Brindisi, Trapani, mentre conquistano diversi gradini Vibo Valentia, Enna, Catanzaro, Salerno, Potenza e soprattutto Isernia (+24).

A chiudere la classifica è Foggia che torna a vestire la maglia nera dopo dodici anni. Tra le ultime cinque classificate arriva anche Siracusa (104a, – 14 posizioni) e Napoli (105°, – 7 posizioni).

Restano sostanzialmente immobili, invece, le altre grandi aree metropolitane, quasi incapaci di ripartire dopo la pressione generata da emergenze e shock economici negli ultimi anni. Mentre Bologna, Milano e Firenze cercano di non perdere di vista la top ten e i loro primati, Roma è 35° (perdendo 4 posti), preceduta da Venezia (-12 posti) e seguita da Torino (36°) e Genova (47°, in calo di 20 posizioni).

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