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Nasce OCA Oasy Contemporary Art

Nasce OCA Oasy Contemporary Art un progetto di Oasi Dynamo
direttore artistico Emanuele Montibeller. Inaugurazione con David Svensson e

Massimo Vitali
5 agosto 2023

San Marcello Piteglio, Pistoia Un luogo in cui se l’usura cancella, la poetica rimane

A cura di Carla Cavicchini

Il messaggio del bellissimo complesso di “Oasi Contemporary Art” ,
è quello di respirare a pieni polmoni lo sconfinato verde che domina
tale struttura, conservando tale bellezza nonché renderla persino
interattiva nello splendido contesto della flora e della fauna.
Come spiegano i vari relatori, se prima era luogo di sport, eventi
didattici ed ancora ‘resort’, oggi “Oca – Oasi Contemporary Art” si
avvale d’un progetto fortemente voluto unendo l’uomo, l’arte, la
natura, nella sottile coordinazione di attori, giornalisti, ballerini, etc.
in clima di grande creatività.
“Parlare dei forti cambiamenti climatici in corso è doveroso come
risulta doveroso conoscere come ci rapporteremo a tali fenomeni
invitando di conseguenza anche esperti del settore.
Doveroso precisare che ‘Oca’, non è solamente un polo espositivo,
ma anche un modo d’interpretazione come già si sono esposti
poeti e filosofi, tenendo ben presente che il futuro verte sul clima e
sulle persone in una forma di grande impatto sociale.

Dobbiamo essere consapevoli che a tutt’oggi siamo carenti
nell’affrontare le tematiche della sostenibilità, tenendo tuttavia
presente che l’uomo stesso ha sempre cercato d’impegnarsi in
ogni evenienza. Quanto a questo ‘polmone verde’, vero e proprio
gioiello, siamo della convinzione che, e soprattutto gli abitanti del
posto, debbono dialogare tra loro, considerandolo giustamente
luogo di pensiero e di riflessione. Qui i vari artisti installeranno ed
ancora opereranno proprio sulla mare terra le loro personalissime
interpretazioni non certamente statiche bensì a colloquio col vento
che modella ogni cosa. Quanto alle piante, l’arte dialogherà con
loro divenendo buona dichiarazione d’intenti per il buon sentire di
tutti.
Le persone qui accolte “a braccia aperte”, hanno modo di odorare,
sentire, la vera e propria atmosfera da “Genius Loci” fruendone
appieno emozioni e suggestioni, in un contesto di ‘modus-vivendi’
che trova nel puro, semplice modellante legno, la forza dinamica
della natura. Natura in cui se “l’usura cancella, la poetica
rimane.” D’altronde non è bellissimo lavorare seguendo ritmi ed
ispirazioni in un luogo in cui si arriva solamente a piedi per non
alterarlo? “
Proseguiva poi il successivo relatore osservando che le mucche,
già proprio le simpatiche mucche, a breve, brevissimo termine
troveranno posto anche loro in tale magnificenza…perché no?
magari a contatto con gli artisti nei lavori di grandi dimensioni.
“Proprio ove l’arte contemporanea si presenta appieno, tanto
da rendere tale contesto, semplicemente ‘magnificat’!”  
Sull’Appennino Pistoiese, all’interno della splendida Oasi Dynamo,
nasce OCA Oasy Contemporary Art, un luogo che racchiude
appieno, nel nome che porta, entrambe le sue anime: quella di oasi
naturalistica e quella di spazio per l’arte contemporanea. Ma OCA,
il nuovo progetto di Oasi Dynamo, con la direzione artistica
di Emanuele Montibeller, non è uno spazio come gli altri. Ci si
arriva percorrendo un sentiero nel bosco, dopo aver parcheggiato la
macchina in località Piteglio ed aver camminato per circa 45 minuti.
L’esperienza, ovviamente, comincia con il cammino, non con
l’arrivo a destinazione.
 

Ad OCA l’arte si integra con la natura, con il luogo che la ospita, ed
attende il visitatore alla fine del suo viaggio, per proporgli un mondo
nuovo, da scoprire e creare insieme. Quest’anno, ad inaugurare il
posto, sono stati invitati l’artista David Svensson e il
fotografo Massimo Vitali, con due progetti pensati apposta per
OCA e per l’idea che il luogo vuole portare con sé. Idea secondo
cui proteggere la natura non significa proibirne la fruizione, ma
viverla secondo la cultura del rispetto e della conoscenza.
 
Oasi Dynamo, che si estende per circa mille ettari, arrivando sino a
1100 metri  di altitudine, era un tempo la riserva di caccia della
famiglia Orlando, che sulla montagna pistoiese, nel 1911, aveva
fondato lo stabilimento della SMI, la Società Metallurgica Italiana.
Recuperata nel 2006, la riserva è oggi un territorio prevalentemente
boschivo, dove vivono specie di piante rare ed una grande varietà
di animali selvatici. In parte dedicata alle tradizionali attività
dell’agricoltura e dell’allevamento, l’oasi si è aperta negli anni anche
all’ospitalità, all’eco turismo, alla divulgazione di una cultura
sostenibile dell’ambiente. Ed oggi, con OCA Oasy Contemporary
Art, arriva in alta quota anche l’arte, sempre nel rispetto più totale
del luogo.
 
In armonia con il territorio della riserva, infatti, Emanuele
Montibeller propone un percorso esperienziale nella natura, che
arricchirà la fruizione del paesaggio grazie a mostre e ad
installazioni ambientali, che dialogheranno con la natura stessa.
 
 
 
La Grande Oasi
The way we live, now
Fotografie di Massimo Vitali
 
Percorso il sentiero nel bosco, dopo aver camminato all’ombra dei
castagni per circa 45 minuti, OCA ti accoglie su un pianoro
soleggiato, da cui si gode una vista splendida su tutte le montagne
circostanti. Qui, in quella che sino a poco tempo fa era un’immensa
stalla per le mucche, è stato allestito lo spazio espositivo, che si

inaugura con la mostra di Massimo Vitali, a cura di Giovanna
Calvenzi, “La Grande Oasi. The way we live, now”. Vitali, nato a
Como nel 1944, è oggi uno dei fotografi italiani più noti e apprezzati
nel panorama internazionale e le sue opere fanno parte di
numerose collezioni pubbliche e private. Il progetto realizzato per
Oasy Contemporary Art ha come protagonisti gli uomini ed il
territorio, in un dialogo nel quale la presenza umana è misura
stessa del paesaggio. Per questo nuovo lavoro, Vitali ha rinunciato
alla sua tecnica d’elezione, ossia alle riprese dall’alto di un
cavalletto di cinque metri, per rispettare invece un’“equa distanza”
che gli permette di testimoniare il dialogo tra l’uomo e la natura. Le
riprese dall’alto di quello che a suo tempo aveva definito “il punto di
vista del principe”, le ritroviamo invece in mostra, in una selezione
di opere realizzate sulle spiagge europee a partire dal 1995.
 
Home of the world
Installazione di David Svensson
 
Oltre lo spazio-museo, in un percorso che segue la curva della
collina, sventola contro il cielo “Home of the World”, l’opera
dell’artista svedese David Svensson realizzata da centinaia di
bandiere. Simbolo per eccellenza delle identità nazionali, le
bandiere sono l’espressione grafica, o meglio iconografica, di un
sentire popolare, di una storia, di tradizioni e di cultura. Ma quante
volte vengono esposte ed esibite contro gli altri? Gli eserciti in
guerra marciano sempre dietro a una bandiera e issare una su una
porzione di territorio equivale a rivendicarne il possesso esclusivo. Il
percorso realizzato da Svensson per OCA, lungo alcune centinaia
di metri, è caratterizzato da un grande collage con tutte le bandiere
del mondo, che sono state però de-costruite e ricomposte in modo
totalmente inedito. L’effetto è straniante: ogni singola bandiera
perde il proprio carattere distintivo e viene in qualche modo
contaminata dall’accostamento di forme e di colori con le altre. Uno
dei propositi dell’opera è proprio quello di mettere in discussione
ogni distinzione in chiave nazionale che le bandiere normalmente
portano con sè. La natura non ha confini, le linee che delimitano le
nostre mappe sono pure convenzioni, per giunta molto instabili nel
tempo.                                        

 
OCA oggi e domani
 
La mostra di Massimo Vitali e l’installazione di David Svensson si
inaugurano il 5 agosto 2023 e resteranno visitabili sino al 5
novembre 2023. OCA sarà aperta al pubblico dal mercoledì alla
domenica, dalle 11 alle 17. Lasciata la macchina al parcheggio alla
Croce di Piteglio, con una piacevole camminata, si attraverserà il
bosco e si arriverà infine nella radura che ospita l’installazione
all’aperto e lo spazio espositivo con la mostra, da cui si accederà
per visitarle entrambe. Al vicino Centro Visitatori della riserva, sarà
in funzione il ristorante Casa Luigi che, su prenotazione, offrirà
proposte gastronomiche di assoluta qualità. I visitatori potranno
usufruirne oppure godere del prato e degli spazi all’aperto.
 
Il tema della convivenza tra l’uomo e la natura sarà sviluppato da
OCA anche nei prossimi anni, proponendo ogni stagione una nuova
mostra nello spazio-museo, e nuove installazioni nel verde, che poi
resteranno nell’oasi, creando nel tempo un luogo d’arte. Emanuele
Montibeller ha già invitato per il futuro gli architetti Michele De
Lucchi, Stefano Boeri, Kengo Kuma, Alejandro
Aravena e Matteo Thun, gli artisti Diana Scherer, Edoardo
Tresoldi, Davide Quayola e fuse*, la poetessa Mariangela
Gualtieri, il filosofo Emanuele Coccia, la curatrice Diletta
Cancellato, lo scrittore Leonardo Caffo e tanti altri. A Giovanna
Calvenzi è invece stato affidato un progetto triennale dedicato alla
fotografia, che dopo Vitali vedrà ospiti Joan
Fontcuberta e Thomas Struth. Per riflettere sul tema del rapporto
tra l’uomo e l’ambiente, infine, verranno realizzate per la cura di
Diletta Cancellato delle installazioni che vogliono riconnettere il
tessile e la natura, sfidando designer, stilisti e artisti a trovare nuove
soluzioni che possano coesistere e nutrire gli ecosistemi.
 
Nel periodo di esposizione, quest’anno come nei prossimi, saranno
infine organizzati incontri con scienziati, filosofi, artisti, architetti,
antropologi, poeti e scrittori, chiamati tutti a confrontarsi sui temi
lanciati da OCA.
 

 
 
Informazioni
www.oasycontemporaryart.com
 
Ingresso: intero 12,00 €, bambini fino ai 10 anni gratuito
 
Ufficio Stampa
Davis & Co.
Caterina Briganti | Lea Codognato
Tel. + 39 055 2347273
e.mail  info@davisandco.it  |  www.davisandco.it

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