20 Aprile 2024, sabato
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Industria italiana sul filo del rasoio

Scende il fatturato dell’industria a marzo dello 0,3% sul mese precedente e sale del 4, 3% su base annua.

Un panorama che non è destinato a cambiare in tempi brevi. Certo, è finita la crisi massiva, epidemica, ma resta quella selettiva ed endemica, che alligna nel vasto bacino di aziende stremate da un decennio di congiuntura sfavorevole. Come uscire da questa situazione dipenderà dalle masse.
E’ necessario indicare delle prospettive, e non solo a breve scadenza ma bisogna anche cominciare a mettere in piedi una visione futura. Chi conduce una lotta, deve avere un obiettivo da raggiungere.

“Dati altalenanti! Il fatturato, infatti, dopo che a febbraio era tornato a crescere su base congiunturale, a marzo ridiscende. Quanto all’anomalia, per cui, forse per la prima volta, è il dato congiunturale in volume a essere positivo mentre quello in valore, espresso cioè a prezzi correnti, scende, nonostante l’inflazione al galoppo, deriva dal fatto che il fatturato in volume si riferisce solo al settore manifatturiero e a precipitare sono invece le attività estrattive che crollano del 21,4% su marzo 2022” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Fonte: Unione Nazionale Consumatori

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