26 Aprile 2024, venerdì
HomeArte & Spettacolo80 ANNI DI CURVE Per il ‘battesimo’ di Valentina

80 ANNI DI CURVE Per il ‘battesimo’ di Valentina


A cura di Carla Cavicchini

A Milano alla fine degli anni ’60 batte un forte cuore artistico, pulsante e trasgressivo. Tanto che Guido Crepax capta al volo tale ribellione presente nella nebbia dei navigli, respirata ampiamente anche nelle grandi metropoli europee quali Londra dettando legge con le gonne corte di Mary Quant e Parigi col “Maggio Francese”, contestatario della società tradizionale. Rinnovamento e fermento si alternano contaminando le
varie arti, spaziando dalla storia all’arte, musica, cinema, moda, ed ancora design, sino al fumetto stesso facendo diventare Valentina, dal caschetto nero, icona di quei
tempi.
Demetra Hampton, attrice americana, divenne protagonista di una serie televisiva – 1989 – ispirata ai fumetti di Guido Crepax, col nome di Valentina Rosselli, disinibita e sensualissima fotografa, che tanto alzò gli ormoni maschili grazie al magnetismo del suo sguardo nonché reggicalze indossato su forme morbide e voluttuose. Una Valentina – personaggio immaginario – che portò una ventata nuova in pieno fermento di liberazione sessuale nella sua fragilità volitiva tramite quella serie di taglio onirico alternando fantasie e realtà.
Inevitabile il forte scalpore sollevato in ragione delle sfumature erotiche enfatizzato da capezzoli appuntiti e glutei magnificamente scolpiti, con contorno di nera pelle. Tutto esaltato magnificamente negli amplessi amorosi coll’affascinante Philip.
Parliamo d’un momento che divenne fatto di costume, entrato nell’immaginario collettivo, decisamente psicanalitico tramite anche le mille sfaccettature di
Baba Yaga, seguito tuttavia dai tanti problemi del quotidiano.
Nel novembre del 2020 la morte di Luisa Mandelli, moglie di Guido Crepax – anch’egli scomparso precocemente all’età di settanta anni – musa ispiratrice dell’autore grazie al celebre taglio dei Vergottini, eleganza di pose e snelle gambe, ha riacceso tale periodo tramite la sua data di nascita. Quel 25 dicembre 1942 impresso più tardi dal fumettista nella carta d’identità di Valentina.
Pertanto…80 anni di curve!!!
Demetra Hampton, splendida creatura d’oltreoceano – di Philadelphia per esattezza – si presenta alta e sinuosa coi suoi occhi di ghiaccio, sottoponendosi al tour di domande in maniera gentile e cortese facendo tuttavia presente che ha un treno che l’aspetta e quindi…
In pieno anniversario ci racconta di quell’esperienza?
“Beh…sono trascorsi 27 anni da quel periodo, anche se tuttavia ammetto che è ancora un personaggio famosissimo in quanto donna bellissima nonché estremamente sensuale. Nasce come fumetto, lo sappiamo tutti e…che dire, se dovessero riproporlo
in veste nuova non sarebbe certamente come l’interpretai io ”e sorride di gusto rovesciando la testa all’indietro”.
“Certo che se me lo chiedessero – continua – forse farei la mamma di Valentina – dice questo mostrando gli occhi a fessura – anche se, scherzi a parte, lo rifarei assolutamente in quanto è stata una bellissima opportunità. Decisamente una bella fortuna.”
Di Crepax cosa ricorda?
“Ehhh, purtroppo non sta più con noi, l’ho adorato letteralmente. Mi ha reso felice d’essere stata scelta tra cinquemila donne. Tra l’altro sono sempre in contatto con i suoi figli, continuando a volergli molto bene. “

Ed ecco che i lineamenti si addolciscono mentre si fa il
segno della croce. Rievochiamo periodi di passioni, desideri erotici, feticismo, nonché un pizzico di perversione se permette.
Come si preparò, come visse tali momenti?
“Mah…ero talmente giovane e, francamente per me era tutto un gioco, ricordo che mi trovai a completo agio. ”
E le persone quando la vedevano, l’incontravano per strada cosa le dicevano?
“Mamma mia…tante cose terribili.”
Perché questo?
“Evidentemente veniva a loro spontaneo dopo aver visto le puntate, tuttavia, incredibilmente, sono rimasta la Valentina di quel periodo.” Quindi una figura appiccicata addosso.
“Decisamente, nonostante abbia fatto un sacco di film dopo e tanto teatro, mi identificano ancora in lei e, creda, per me è ancora un onore ricordare questo
…assieme anche a ‘Baba Yaga’! Seppur in forma impercettibile la figura di tale fumetto fu legata anche all’anoressia.
“No…non direi, in quanto vera e propria esplosione
di bellezza.”
Continuando a fare tuffi all’indietro cosa dice della ‘Milano da bere’?
“Francamente lavoravo talmente tanto che non avevo
molto tempo per pensare ad altro.”
Spontaneo ricordare Armanini dal lei ben conosciuto (ndr. politico del PSI arrestato nel maggio del ‘92 a seguito dell’inchiesta Mani Pulite), quando affermò
d’essere stato un bell’imbecille a farsi fregare finendo in carcere.
Ecco che Demetra Hampton si rabbuia tutta mostrando volto teso e sguardo torbido alla Diabolik.

Guardi, per favore, no comment, non ho niente da dire, inoltre tutto quello che dissero a proposito, in giro, non era vero.Se permette finiamo qua che devo
scappare.”
Nel sorriso abbozzato, veloce come una ‘fiera’ selvatica, si allontana facendo sventolare i pantaloni neri accompagnata dai vari giochi argentati del bel completo
scuro che la fascia magnificamente, mentre improvvisamente un sibilo nell’aria si alza
sussurrando…Valentinaaaaaaa!

Sponsorizzato

Ultime Notizie

Commenti recenti