28 Marzo 2024, giovedì
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Tari sulla seconda casa: va pagata?


Chi ha messo in affitto la seconda casa non deve pagare direttamente la Tari perché a farlo ci deve pensare l’inquilino. Tuttavia, affinché sia il conduttore a versare il tributo al Comune, il contratto di locazione deve avere una durata superiore a sei mesi all’anno.

Chi, invece, affitta la seconda casa per meno di sei mesi all’anno deve pagare la tassa sui rifiuti. Capita, ad esempio, per gli affitti brevi, cioè quelli di durata inferiore ai 30 giorni. Se ne deduce che chi fa 12 contratti di locazione breve a fini turistici in un anno deve pagare la Tari. Nulla vieta al locatore, comunque, di caricare quel costo sul canone di locazione, pratica piuttosto diffusa.
Invece chi ha una seconda casa arredata che utilizza solo per qualche periodo durante l’anno, cioè per le vacanze estive o invernali oppure per qualche fine settimana in cui vuole staccare dalle solite abitudini.

In questo caso, è praticamente sicuro che abbia le utenze attive, cioè luce, acqua e gas. Le ipotesi sono due:

che la seconda casa si trovi nello stesso Comune in cui si ha la residenza;
che l’immobile si trovi in un altro Comune diverso da quello in cui si è residenti.
Attenzione!
Se la seconda casa rimane inutilizzata e che, quindi, rimane disabitata durante tutto l’anno, la Tari sulla seconda casa non va pagata solo se:

la casa è vuota, cioè senza arredi che facciano presupporre un suo utilizzo anche saltuario;
non ci sono le utenze, quindi l’immobile non è allacciato alla corrente elettrica, al gas e alla rete idrica.

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