19 Aprile 2024, venerdì
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Covid Italia oggi, indice Rt scende a 1,1

Indice Rt ancora in calo in Italia, secondo quanto emerge oggi dalla bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute sull’andamento dell’epidemia Covid.

“I tassi di occupazione e il numero di ricoverati in area medica e terapia intensiva sono in aumento”, ma “l’attuale impatto della malattia Covid-19 sui servizi ospedalieri è limitato”, indica la bozza del monitoraggio settimanale.

In questi giorni alcune regioni, come Sicilia e Sardegna, hanno visto le loro percentuali su questi due indicatori della situazione ospedaliera ballare sul filo delle soglie massime definite dai nuovi parametri per il passaggio in zona gialla, ma nella bozza del monitoraggio si legge che “nessuna regione/provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica”.

Sale da 73 a 74 casi per 100mila abitanti l’incidenza di Covid in Italia. E’ questo, a quanto si apprende, il dato riportato negli indicatori decisionali, basati su numeri ministero della Salute e Protezione civile. Dato che fotografa la situazione in tempo reale e fa riferimento al periodo 13-19 agosto.

Lieve aumento che si registra anche nei dati della bozza del Monitoraggio settimanale Iss-ministero, in cui si prende in considerazione un periodo diverso, cioè dal 9 al 15 agosto: in questo arco temporale di riferimento l’incidenza risulta in aumento da 68 a 69 per 100mila abitanti. Sono dati che mostrano un rallentamento della crescita dell’incidenza settimanale a livello nazionale, viene fatto notare nella bozza del monitoraggio.

Incidenza che rimane comunque significativamente “al di sopra della soglia settimanale di 50 casi ogni 100.000 abitanti che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti”.

“Aumenta leggermente” anche la percentuale di casi Covid rilevata attraverso l’attività di tracciamento dei contatti, 33% contro 32% della scorsa settimana, mentre resta “stabile il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione”, che sono stati 15.021 contro i 15.026 della settimana precedente. Risulta “in diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi” (46% contro il dato precedente del 47%). E infine, il 21% dei casi è stato diagnosticato attraverso attività di screening.

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