19 Aprile 2024, venerdì
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Gli azzurri battono anche il Galles grazie a un gol di Pessina. Oggi conosceranno gli avversari per gli ottavi di finale.

GRUPPO A

ITALIA-GALLES 1-0

Non c’è due senza tre per l’Italia di Mancini, che batte anche il Galles nella terza ed ultima partita della fase a gironi chiudendo al primo posto e a punteggio pieno nel Gruppo A, senza subire alcun gol. All’Olimpico finisce 1-0 con la rete di Pessina, che bagna alla grande il suo esordio da titolare all’Europeo. Altra giornata di festa per gli azzurri, che nonostante una gara meno entusiasmante rispetto alle precedenti, si tolgono la soddisfazione dell’undicesimo successo di fila mantenendo la porta ancora una volta inviolata. Ora testa agli ottavi di finale in programma sabato 26 giugno, quando a Wembley (Londra) l’Italia affronterà la seconda classificata del Gruppo C, ovvero una tra Ucraina e Austria.

Tantissimi i cambi di formazione da parte di Roberto Mancini per l’ultimo appuntamento della fase a gironi: a difendere i pali azzurri sempre Donnarumma, mentre in difesa l’unico dei titolarissimi resta Bonucci, a far coppia con Bastoni e i due terzini Toloi-Emerson rispettivamente sulla fascia destra e sinistra. A centrocampo torna titolare Verratti dopo l’infortunio, con Pessina a completare il terzetto di mediana con il solito Jorginho. Tutto “nuovo” invece il reparto d’attacco: Belotti è la prima punta, Bernardeschi e Chiesa agiscono ai suoi fianchi. Il primo spunto dell’Italia arriva dopo una dozzina di minuti dal fischio d’inizio: Bastoni crossa dalla trequarti campo, Belotti prova a colpire in acrobazia sul secondo palo ma non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. Sarebbe stato comunque tutto vano per la posizione di partenza irregolare del “Gallo”. 

L’Italiaraggiunge il record di 30 risultati utili consecutiviche, da 82 anni, appartiene a Vittorio Pozzo, fra il 24 novembre 1935 (Italia-Ungheria 2-2) ed il 20 luglio 1939 (Finlandia-Italia 2-3)

IL POST PARTITA

Gli brillano gli occhi, a fine gara. Perchè cambiando l’ordine degli addendi, a questa Italia il risultato non cambia mai:  «mi ha fatto piacere vedere che abbiamo cambiato otto giocatori e la squadra ha giocato bene – ha detto Roberto Mancinivisibilmente soddisfatto, – meritavamo di segnare di più ma loro si difendevano bene, i ragazzi sono stati bravi.Adesso inizia un altro torneo.Se i ragazzi continuano così, sono felice, non chiedo altro. A Wembley andiamo in uno stadio fantastico. Bisognerà giocare bene fino in fondo e speriamo di tornarci (in finale, ndr), a Londra».
Dopo l’infortunio ieri all’Olimpico è tornato Verratti titolare a centrocampo. «Ha dimostrato oggi che sono tutti titolari. Era una partita che volevano vincere, tutti i giocatori hanno fatto quello che dovevano fare.Titolari non ne esistono, ci sono gli undici che vanno in campo».

SVIZZERA-TURCHIA 3-1

La Svizzera chiude con una vittoria per 3-1 contro la Turchia la fase a gironi degli Europei. Allo Stadio Olimpico di Bakuelvetici in vantaggio al 6′ con un sinistro indirizzato all’angolino di Sferovic, al 26′ è Xherdan Shaqiri con un tiro scoccato dal limite dell’area indirizzato all’incrocio a raddoppia. Al 62′ i turchi accorciano le distanze con Irfan Kahveci. Passano 6 minuti e gli elvetici allungano nuovamente: Zuber serve in area Shaquiri che insacca sotto la traversa.

Ma è una vittoria inutile. La Svizzera chiude infatti il girone A degli Europei con 4 punti, gli stessi del Galles, ed è terza per una peggior differenza reti. I gallesi si qualificano direttamente per gli ottavi mentre gli elvetici possono comunque sperare di qualificarsi tra le migliori terze(anche se non è facile). In testa l’Italia con 9 punti. Ultima la Turchia che torna a casa con tre sconfitte nel paniere e zero punti: davvero ci si aspettava di più da questa nazionale tanto che il flop potrebbe costare il posto al selezionatore. 

GRUPPO E 

SPAGNA-POLONIA 1-1

Due gare, due pareggi. Prima lo 0-0 nella gara inaugurale con la Svezia (ora prima nel girone, a 4 punti) poi l’1-1 di sabato sera contro la Polonia. La Spagna non perde ma neanche convince. E soprattutto non vince. Primo tempo concluso in vantaggio grazie alle rete di Álvaro Morata (al 25°) convalidata dal VAR dopo un’iniziale segnalazione di fuorigioco; l’attaccante della Juventus, sul bel suggerimento di Moreno, batte il compagno di club Szczesny, realizzando la sua 20esima marcatura in Nazionale. Ma nell’unica occasione avuta, i polacchi fanno vedere le streghe agli uomini di Luis Enrique. Al 43° doppia clamorosa occasione per la Polonia: Swiderski colpisce il palo con un gran mancino e Lewandowski si divora il gol a due passi dalla porta sul rimbalzo. Preludio al gol che arriva nella ripresa. Al 54° Lewandowski svetta su Laporte e di testa trasforma l’assist di Jóźwiak, superando Simon. Al 58° la Spagna ha l’occasione più ghiotta per tornare in vantaggio. Il “nostro” Orsato viene richiamato dal VAR per un intervento irregolare di Moder su Moreno in area. Dopo l’on field review l’arbitro di Schio concede il penalty alla formazione di Luis Enrique e ammonisce Jakub Piotr Moder. Moreno però non sfrutta la chance del 2-1 dagli undici metri colpendo il palo. Clamoroso errore anche di Morata sulla ribattuta, con l’attaccante della Juventus che non inquadra la porta. La gara si chiude con una parata clamorosa di Szczesny su Morata; l’estremo difensore polacco si oppone all’attaccante a distanza ravvicinata e salva il risultato. Si deciderà tutto nell’ultima giornata con Svezia-Polonia e, soprattutto, con Spagna-Slovacchia.

GRUPPO F 

PORTOGALLO-GERMANIA 2-4

Nella seconda giornata del Gruppo F di Euro 2020 la Germania batte il Portogallo 4-2 e riscatta la sconfitta con la Francia salendo a quota 3 punti. A Monaco di Baviera gol e spettacolo. CR7 (15′) apre le danze, poi la squadra di Loew reagisce grazie a un super Gosens e cala il poker. Le autoreti di Ruben Dias e Guerreiro (35′ e 39′) ribaltano tutto in 4′, poi Havertz (51′) e Gosens (60′) arrotondano il risultato. A segno anche Diogo Jota (67′). 

Portogallo-Germania prometteva scintille e così è stato. Sei gol, emozioni e spettacolo. Dopo un avvio in salita sono i tedeschi a incassare il bottino pieno a Monaco di Baviera contro CR7 & Co. e a tenere tutto in discussione nel girone fino all’ultimo minuto. Nomi alla mano, il grande protagonista del match è Robin Gosens. In un pomeriggio magico l’esterno dell’Atalanta mette a referto un gol capolavoro annullato, un autogol provocato, un assist e una rete regolare di testa. Tutto dando la netta sensazione di dominare in lungo e in largo dalla sua parte e di essere davvero l’arma in più di questa Germania. Al Portogallo invece non è bastato il solito Ronaldo, sempre pronto a colpire ma anche spesso poco assistito dai compagni di reparto nella manovra. Un poker duro da digerire per i lusitani, che ora dovranno vedersela con la Francia nell’ultima giornata mentre  la squadra di Loew incassa una vittoria pesante per rimettersi in carreggiata nel girone e a giocarsi il passaggio agli ottavi contro l’Ungheria con meno pressione.

UNGHERIA-FRANCIA 1-1

Nello stesso girone stop a sorpresa per la Francia frenata sull’1-1 dall’Ungheria a Budapest. Davanti a 60mila spettatori della Puskas Arena, i padroni di casa hanno trovato il vantaggio nel recupero del primo con un inserimento dalla sinistra di Fiola, lucido a battere Lloris nell’uno contro uno. La reazione della Francia nella ripresa è flebile e porta solo al pareggio di Griezmann al 66′ dal centro dell’area (poco prima Dembélé aveva colpito un palo). Da segnalare l’assurda esultanza di Fiola dopo l’1-0. Il calciatore ungherese correndo sotto la curva ha spaccato un computer davanti a una giornalista spaventata a bordo campo. 

PIERLUIGI CANDOTTI

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