24 Aprile 2024, mercoledì
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Spreco alimentare in Italia: Sud in testa

L’Italia ai tempi del covid prosciuga lo spreco alimentare e rilancia sullo sviluppo sostenibile: nel 2020 finiscono nella spazzatura ‘solo’ 27 kg di cibo a testa (529 grammi a settimana), l’11,78% in meno rispetto al 2019. Questo significa oltre 222mila tonnellate di cibo ‘salvato’ dallo spreco in Italia.

Sono i risultati dello studio ‘Spreco, il caso Italia’ di Waste Watcher International Observatory – Università di Bologna Last Minute Market su dati Ipsos, presentati in occasione dell’ottava Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, in calendario venerdì 5 febbraio 2021. Spreco maggiore al Sud, dove si getta il 15% in più di cibo e avanzi (circa 600 grammi a settimana) mentre si spreca meno al Nord (- 8%, circa 489 grammi a settimana) e nel centro Italia (- 7%, circa 496 grammi settimanali).

L’attenzione alla prevenzione dello spreco alimentare si riverbera nell’insegnamento ai figli: primo non sprecare, dicono le famiglie italiane nell’83,9% dei casi. Otto italiani su 10 dichiarano di non sprecare quasi mai il cibo, o meno di una volta alla settimana. E quando capita, è sempre la frutta fresca al top della ‘hit parade’ degli sprechi (37%), seguita da verdura fresca (28,1%), cipolle aglio e tuberi (25%), da insalata (21%) e dal pane fresco (21%).

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