24 Aprile 2024, mercoledì
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Lavori in corso per il Decreto Ristori 5: le novità annunciate da Gualtieri

Cartelle esattoriali e novità del decreto Ristori 5: sono questi i temi al centro dell’intervento del Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri al convegno Telefisco 2021. Dopo la proroga ponte disposta dal decreto n. 3/2021, che ha prolungato la sospensione delle attività di notifica e pagamento delle cartelle fiscali fino al 31 gennaio 2021, è urgente mettere a punto il nuovo pacchetto di misure in materia di riscossione.

Intervistato durante Telefisco 2021, il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri non si espone su tempi e modalità, pur evidenziando la consapevolezza del Governo sulla scadenza del 1° febbraio 2021.

“Stiamo lavorando ad uno scaglionamento degli invii delle cartelle dell’Agenzia delle Entrate Riscossione e degli atti dell’Agenzia delle Entrate”, afferma Gualtieri. L’obiettivo è diluirli in un periodo di tempo più lungo, per evitare pressioni sui contribuenti ma anche affollamenti negli uffici pubblici.

Non si parla quindi di una nuova proroga generalizzata della ripresa delle attività di riscossione. Gualtieri non si sbilancia, ma annuncia che si sta lavorando alla riduzione degli importi per alcuni atti delle Entrate, per i soggetti che hanno subito un calo rilevante di fatturato a causa della pandemia. L’ipotesi di una riedizione della pace fiscale, ascoltando quanto affermato dal Ministro Gualtieri, appare inverosimile.

Con i contributi a fondo perduto dei precedenti decreti Ristori, costruiti con un rimando ai criteri fissati dal decreto Rilancio, si è perseguita la strada della rapidità di esecuzione dei pagamenti, possibile grazie all’adozione di parametri semplici. Semplicità che però non è sempre sinonimo di correttezza. Il decreto Ristori 5 colmerà le carenze dei precedenti ristori, con un duplice obiettivo. In primis, quello perequativo, per superare le distorsioni dei precedenti contributi a fondo perduto. Come più volte annunciato, Gualtieri conferma che una delle novità consisterà nell’attribuzione di un contributo calcolato sul calo complessivo di fatturato subito nel 2020, slegato tra l’altro dalle differenziazioni per codici ATECO di riferimento. Poi ci saranno i ristori per le chiusure del 2021 su cui, afferma Gualtieri, “stiamo ragionando approfonditamente”. Quello che emerge è quindi che il lavoro per la messa a punto del decreto Ristori 5 è tutt’altro che concluso. La crisi di Governo dilata i tempi, ma fino a quando potranno attendere i tanti contribuenti colpiti dalla crisi economica in atto?

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