La Notte di San Silvestro o meglio la vigilia di Capodanno data in cui si festeggia l’omonimo Santo, nonché, Papa il 33° vescovo di Roma. San Silvestro è considerato il traghettatore colui, cioè, che trasporta e guida le anime e le persone verso il nuovo anno. Figura importante quella di Papa Silvestro perché sotto il suo pontificato la Roma pagana lasciò il posto a quella cristiana, pur conservando alcuni riti e cerimonie. Il 31 dicembre del 335 Papa Silvestro morì.
Intanto tutti ci stiamo preparando a salutare il 2020 e ad accogliere il nuovo anno carico di attese e speranze. Diversi sono i riti scaramantici che accompagnano la notte di San Silvestro, primo fra tutti un bacio ben augurale sotto il vischio, considerato la pianta degli Dei. Oltre alle lenticchie cotechino, capi rossi e fuochi d’artificio. Alcuni sono riti “purificatori” per cacciare via i mali e le sfortune accumulate nell’anno che sta per volgere al termine.
Altri sono propiziatori come l’intimo rosso, rigorosamente regalato e usato solo per una volta, portatore di fertilità e fortuna. Mentre i 12 acini d’uva simboleggiano le monete d’oro per augurarsi abbondanza e benessere.
Quest’anno, causa covid-19, anche il capodanno sarà vissuto in sordina, senza ritrovi di piazza, feste e veglioni in hotel. Si accoglierà il nuovo anno in pochi tra le mura domestiche aprendoci al nuovo che verrà con spirito beneaugurale.
Avv. Sabina Vuolo
