26 Aprile 2024, venerdì
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Le nuove scadenze per i debiti con il fisco

Le nuove scadenze per i debiti con il fisco 

A cura di Mariarosaria Rusciano 

Cartelle, avvisi di addebito ed accertamento, rate sospese da pagare entro il 30 novembre 2020. A stretto giro, è fissata la maxi scadenza della pace fiscale, con il doppio appuntamento di rottamazione e saldo e stralcio.

Cartelle, avvisi di addebito e di accertamentoarretrati e rate della pace fiscale, ingorgo di scadenze alla fine del 2020.

Dopo il periodo di sospensione, gli ultimi due mesi dell’anno saranno caratterizzati da una vera e propria maratona di scadenze per la riscossione.

Il 15 ottobre, come ormai noto, è fissato il termine del periodo di tregua per le cartelle esattoriali. Partirà, seppur gradualmente, l’invio di 9 milioni di cartelle congelate, si riattivano le procedure di pignoramento su stipendi e pensioni e le rate sospese a partire dal mese di marzo dovranno essere saldate entro la fine del mese di novembre. Il 10 dicembre toccherà poi alla pace fiscale. Entro tale data sarà possibile pagare tutte le rate scadute nel 2020 di rottamazione ter e saldo e stralcio delle cartelle, per non decadere dai benefici della definizione agevolata.

La prima data da segnare in rosso sul calendario è quella del 30 novembre 2020. Lo stop alla sospensione delle attività di riscossione, previsto il 15 ottobre, porta alla necessità di fare i conti con le rate ed i pagamenti congelati a partire dall’8 marzo scorso.

Ad essere chiamati alla cassa sono tutti i contribuenti titolari di debiti relativi a cartelle esattoriali, avvisi di addebito ed avvisi di accertamento affidati all’Agenzia delle Entrate Riscossione, la cui scadenza originaria era fissata nel periodo compreso dall’8 marzo al 15 ottobre. Come evidenziato dall’AdER, il pagamento potrà essere effettuato anche a rate. Sarà però necessario presentare domanda di rateizzazione entro la scadenza del 30 novembre 2020, per evitare l’attivazione delle procedure di recupero.

Nel caso di rateizzazione, non decadrà dal pagamento a rate delle cartelle chi salterà fino a 10 scadenze, anziché le 5 previste in via ordinaria. La novità si applica in automatico ai piani di rateizzazione in essere all’8 marzo 2020, così come alle nuove domande presentate entro il 15 ottobre 2020.

Se da un lato è quindi ammessa la dilazione “agevolata” dei debiti residui, lo sblocco delle attività di riscossione comporta la necessità di metter mano al portafogli.

La scadenza del 30 novembre 2020 sarà seguita poi dal maxi appuntamento con la pace fiscale. Entro il 10 dicembre bisognerà saldare tutte le rate scadute nel 2020, pena la decadenza dai benefici della rottamazione ter e del saldo e stralcio delle cartelle.

Il decreto agosto non ha modificato i termini di pagamento della pace fiscale. La scadenza di tutte le rate previste nel 2020 resta ancorata al termine del 10 dicembre previsto dal decreto Rilancio. Sono ben sei le rate da pagare, quattro quelle della rottamazione ter (scadenza originaria fissata al 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre) e due relative al saldo e stralcio delle cartelle (rata in scadenza il 31 marzo ed il 31 luglio).

Quella del 10 dicembre è una scadenza di fondamentale importanza, in quanto l’integrale pagamento delle rate consentirà di non decadere dai benefici della pace fiscale. Si ricorda che non sono previsti i 5 giorni di tolleranza, e che quindi il termine di versamento è da considerarsi categorico.

L’ingorgo fiscale non ammette deroghe, ed in caso di pagamento tardivo o insufficiente, si decade dai benefici della definizione agevolata, ed i pagamenti ricevuti saranno considerati a titolo di acconto sulle somme complessivamente dovute.

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