L’Autorità nazionale anticorruzione ha presentato alla Camera la sua Relazione annuale partendo proprio dalle iniziative messe in campo nei tempi più recenti per fronteggiare la crisi.
![](https://www.lanotteonline.it/wp-content/uploads/2020/07/1050_anac.jpg)
“Nel primo quadrimestre la Banca dati nazionale dei contratti pubblici (Bdncp) detenuta dall’Anac ha registrato 61.637 procedure connesse all’emergenza sanitaria, per una spesa complessiva di 3 miliardi (3,04 mld per l’esattezza). La gran parte dell’importo, oltre 2 miliardi, è riferibile al periodo più critico dell’emergenza, ovvero quello compreso fra il 1° marzo e il 10 aprile”, si legge nella relazione. I soli dispositivi di protezione individuale (mascherine e guanti) hanno ricoperto la gran parte del budget, circa 7 euro su dieci.
Un vero e proprio terremoto dal Covid arriva sul settore degli appalti pubblici. Se nel 2019 il valore complessivo degli appalti pubblici si è attestato a 170 miliardi – in crescita del 23% a una cifra record, dato che per Anac smentisce la tesi di un ‘bloccò dei lavori in Italia – “l’emergenza Covid ha cambiato completamento lo scenario. Benché si tratta di dati ancora provvisori che devono essere consolidati, nel primo quadrimestre 2020 gli appalti sono scesi del 24% per numero e del 33% in valore, pari a 18,6 miliardi in meno. La Regione più colpita è la Lombardia (-63%, pari a una flessione di circa 10 miliardi), mentre alcune Regioni nel primo quadrimestre 2020 hanno fatto addirittura registrare dati positivi, come il Lazio (+14%, pari a 550 milioni)”.