Qualche giorno fa a Baghdad, 13 persone sono rimaste uccise e 850 sono ferite a causa dei feroci scontri tra i manifestanti antigovernativi e la polizia irachena. Quest’ultima ha aperto il fuoco su una folla di manifestanti radunatasi nella città santa per gli sciiti di Karbala. Dunque l’intero centro urbano è stato teatro di durissimi scontri tra le forze dell’ordine e la folla inferocita che, come spesso accaduto in questo Paese nelle ultime settimane, si sono conclusi nel sangue.
Anche nelle scorse settimane si sono registrate 250 vittime, dopo che le folle dei manifestanti avevano ignorato il coprifuoco imposto dalle autorità militari irachene. Coloro che si sono ribellati avevano tentato di entrare nella cosiddetta Zona Verde del paese ovvero dove sorgono uffici governativi, ambasciati e sede di aziende straniere. Il governo centrale ha provato ripetutamente a scoraggiare i tentativi di assembramento nelle zone del centro città, diffondendo messaggi tramite i maggiori social network.
Le proteste sono cominciate ad inizio mese e sono state causate da una grande crisi che sta coinvolgendo tutto il Paese, dove la disoccupazione continua a crescere, così come il livello di corruzione dei politici. I dimostranti chiedono le dimissioni del governo e un profondo rinnovamento sulla scena politica nazionale.
FONTE: www.it.sputniknews.com
