I conti pubblici restano al centro della settimana economica che sta per aprirsi. Entro venerdì dovrebbe arrivare l’attesa replica con cui il governo italiano spera di convincere Bruxelles a non fare scattare la procedura per deficit eccessivo. Procedura su cui la Commissione ha già espresso il proprio parer positivo, rinviando però ai singoli Stati una decisione definitiva. Sarà eventualmente l’Ecofin, il consiglio dei ministri delle Finanze dell’Unione Europea, nella riunione del prossimo 9 luglio a dare un eventuale via libera nel caso l’esecutivo Conte non fornisca adeguate garanzie sul rispetto dei parametri europei.
Sulla sponda parlamentare invece si avvia al traguardo il decreto crescita. Le commissioni Bilancio e Finanze avrebbero dovuto riunirsi giovedì scorso per licenziare il decreto ma la maggioranza ha chiesto tempo e il provvedimento non approderà in Aula prima di martedì.
Molti invece i fronti per il ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, impegnato in diversi incontri nel corso della settimana. Da Csp (500 dipendenti a rischio nel settore informatico, tavolo il 18 giugno) a Whirlpool (con ipotesi di cessione dello stabilimento di Napoli con 430 operai, il 23 giugno), passando per Piaggio Aero Industries (cigs per 527 dipendenti, il 20 giugno), Semitec (700 occupati a rischio, il 20 giugno), Sma-Auchan ( il 20 giugno) e Blutec (570 in cassa integrazione, il 21 giugno).
fonte ANSA