25 Aprile 2024, giovedì
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“Il viaggio di Yao”,da aprile al cinema. Trama e cast

Yao, un ragazzo che ama i libri e i sogni di avventura, fugge dal suo villaggio a nord del Senegal per incontrare un noto attore francese, in vista nel suo paese natale. Mosso dalla dedizione del giovane, l’attore decide di riaccompagnarlo a casa. Sulle strade secondarie del Senegal, però, niente va mai come previsto e il viaggio verso casa di Yao si trasformerà per l’attore in una riscoperta della sue radici.

Diretto da Philippe Godeau e sceneggiato dallo stesso con Agnés de Sacy in collaborazione con Kossi Efoui, Il viaggio di Yao racconta la storia del tredicenne Yao che, dal suo remoto villaggio nel nord del Senegal, farebbe di tutto per incontrare il suo eroe: Seydou Tall, un celebre attore francese. Ospite a Dakar per promuovere il suo ultimo libro, Seydou si trova per la prima volta nel suo Paese d’origine e, per realizzare il suo sogno, Yao scappa di casa e percorre oltre 387 chilometri da solo.

Colpito dal coraggio del tredicenne, l’attore decide di rinunciare ai suoi obblighi e impegni, riaccompagnandolo a casa. Per le strade polverose e incerte del Senegal, Seydou non solo riporterà Yao al suo villaggio ma andrà anche alla riscoperta delle sue radici. Con la direzione della fotografia di Jean-Marc Fabre e le musiche originali di Matthieu Chedid, Il viaggio diYao# viene così raccontato dal regista: “Da molto tempo coltivavo il desiderio di raccontare la storia di Yao e del suo viaggio. Non si trattava per me solo di mettere in scena la bellezza estetica ed esotica del Senegal ma anche di mostrarne i valori legati alla sua cultura e alla sua tradizione: il significato della famiglia, la condivisione, l’accoglienza e la fede. A differenza di Le dernier pour la route#, il mio primo film da regista, che ha richiesto un certo didascalismo (una delle sfide del film era mostrare i meccanismi della dipendenza), ho cercato di mostrare in maniera libera come, non così lontano da noi, le persone vivano in modo differente e quanto tale differenza sia per tutti stimolante e motivo d’ispirazione”.Il viaggio di Yao, Omar Sy on the road in un Senegal tutto da scoprire

“Girare Il viaggio diYao #- ha concluso Godeau # mi ha permesso di rivedere anche il mio rapporto personale con l’Africa, una terra che ho scoperto da bambino e adolescente per via del lavoro di mio padre in Mali. Allora, in un’età in cui avrebbero dovuto interessarmi solo i motorini e il divertimento, ho scoperto che in Africa c’erano  bambini che facevano da scuola ad altri bambini, che avevano una grande fame di cultura, di libri, di informazioni e di Francia. Ciò è finito inevitabilmente nella sceneggiatura di Il viaggio diYao# e nel suo piccolo protagonista, a cui piace leggere”.

CAST-A dirigere Il viaggio diYao# è Philippe Godeau, regista, sceneggiatore e produttore francese. Formatosi tra le fila della casa di produzione e distribuzione Gaumont, Godeau ha fondato una propria società di produzione che sin dall’inizio si è distinta per una particolare scelta: anziché investire sistematicamente in lungometraggi destinati al grande pubblico, la sua Pan-Européenne non esita a scommettere su film di difficile presa. Grazie a tale coraggio, negli anni Novanta Godeau ha prodotto titoli come Le garçu# di Pialat o L’ottavo giorno# di Van Dormael. Ciò però non gli ha impedito di diversificare la propria offerta collaborando a opere più pop come Largo Winch# o scandalose come Baise-moi#, vietato ai minori di 18 anni.

Protagonista principale di Il viaggio diYao# nei panni di Seydou Tall è l’attore Omar Sy, noto per essere il protagonista di Quasi amici – Intouchables#, Mister Chocolat# e Samba#. “Da sempre abituato a interpretare il nero in un paese di bianchi, per la prima volta è come se interpretasse un bianco in un paese di neri”, ha spiegato il regista. “In Yao#, è Omar lo sconosciuto, lo straniero. Tale situazione ribaltata, ha permesso al suo personaggio, che si sente quasi un intruso nella sua terra d’origine, di porsi domande complesse sull’identità e sull’altro. Sin dalla prima scena, capiamo chi è Seydou: è un attore molto famoso, ha i soldi ma non sembra molto felice. Si è appena separato dalla moglie, doveva portare il figlio in viaggio ma si è ritrovato da solo. In Senegal però trova Yao, interpretato da Lionel Basse, scelto tra sei bambini senegalesi. Volevo che Yao fosse portato in scena da un bambino del posto e ho avuto la fortuna di trovare Lionel, originario di Saint-Louis.

Lungo la strada, Seydou avrà modo di imbattersi in Gloria. Gloria è una donna senegalese di oggi che racchiude in sé un mix di modernità e tradizione. Rappresenta al meglio la sua nazione, un Paese che oggi sta affrontando una rapida crescita. Libera e lucida, Gloria ha il volto di Fatoumata Diawara, apprezzata in Timbuktu. Il viaggio di Seydou e Yao porta poi verso Tanam, una donna carismatica impersonata dalla ballerina e coreografa Germaine Acogny, a cui ho chiesto di fare quello che le riesce meglio: ballare!”.

fonte: filmtv.it

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