Il ministro Lorenzo Fontana vuole modificare il concetto di quantità minima di droga. Quanti spinelli diventeranno ad uso personale? E quante strisce di cocaina ci vorranno per essere considerato uno spacciatore?
E’ bene ricordare che con Decreto attuativo dell’ 11/06/2006, il Ministero della Salute ha qualificato come “quantità per uso personale” le seguenti dosi:
1000 mg. di cannabis ( 35 – 40 spinelli confezionati )
750 mg. di cocaina ( circa 5 dosi )
250 mg. di eroina ( circa 10 dosi )
750 mg. di MDMA e/o relativi derivati e composti ( circa 5 pasticche di ecstasy )
500 mg. di amfetamina ( circa 5 pasticche )
150 mg. di LSD ( circa 3 francobolli di acido lisergico )
Fontana, intervistato dal Corriere della Sera, ha detto: “L’idea è quella di ripensare profondamente il sistema della prevenzione e dell’assistenza. Ma anche rivedere norme come la “modica quantità”: da un lato fa pensare che ci sia una quantità ammissibile, dall’altra impedisce di togliere gli spacciatori dalle strade”. “È importante – spiega – che la questione torni al centro dopo che per anni è sembrato che fosse superata. Il mio primo atto pubblico è stata una visita a San Patrignano”.
“Anche la cannabis – aggiunge Fontana – è un problema diverso dal passato” perché, “ha causato un grande aumento delle richieste di trattamento presso i SerD, degli accessi ai pronto soccorso per intossicazione acuta, dei ricoveri nelle Comunità a causa della forte concentrazione del principio attivo contenuto”.
Alla domanda se la risposta sul territorio non sia debole e inadeguata ai nuovi consumi, il ministro risponde: “Sul territorio i servizi sono differenziati, dipendono dalle politiche regionali, e alcune Regioni investono troppo poco.
Da parte degli operatori, delle comunità e del volontariato, mi segnalano gravi difficoltà e carenze di risorse”. “I SerD – spiega ancora – vanno aggiornati per affrontare tutte le forme di dipendenza: abbiamo istituito un fondo per la Prevenzione della Dipendenza di 7 milioni di euro. Forse non riusciremo a coprire tutti i bisogni ma almeno faremo ripartire gli interventi sul territorio”.
a cura di Gennaro Sannino