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Venerdi 21 dicembre 2018 “ COME AGAIN” Il sogno italiano LAB. al Quirino

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Un calendario ricco di appuntamenti quello che interessa le matinée del Teatro Quirino
dedicate alle scuole e alle università. Il primo incontro prevede la mise en scene degli allievi
della classe terza dell’Istituto paritario Sacro Cuore con i ragazzi de ”I Cantieri Teatrali”.
Il Quirino in scena per i giovani e giovanissimi con Il Sogno Italiano LAB, un progetto in
collaborazione con F.I.S.CH.I.O (Federazione Istituti per lo sport che include e orienta),
finanziato dal MIUR grazie all’impegno e all’affiancamento dell’Ufficio Regione del Lazio. A Il
Sogno Italiano ha aderito quale capofila l’Istituto Magistrale “Gelasio Caetani” di Roma,
seguito dall’Istituto Parificato del Sacro Cuore, dal Liceo Scientifico Aristotele, dall’Istituto
Albergotti e dal Liceo Scientifico “Stanislao Cannizzaro”,
In una società che vede spesso dominare modelli diseducativi e disvalori, ‘il Sogno Italiano lab’
ideato da Gabriella Graziani, Francesca Pedrazza Gorlero, Denny Cecchini e Marta
Bifano, è in linea con il progetto nazionale di Alternanza scuola-lavoro, una delle innovazioni
più significative della legge 107 del 2015. Un progetto che aderisce al principio della scuola
aperta, in grado di donare agli studenti stimoli e idee per costruire il loro futuro vincente.
I laboratori sono iniziati ad ottobre presso il Sacro Cuore, grazie all’impegno dell’insegnante di
riferimento Prof.ssa Francesca Vinciarelli e sono dedicati al Teatro Elisabettiano. Si sono
organizzati corsi di recitazione sui versi di Shakespeare con particolare attenzione a dislessia,
disgrafia e ai problemi di logopedia, nel rispetto dell’inclusione. Non mancano, inoltre, momenti
dedicati alla Scenografia con Barbara Kreisl e Gianvincenzo Piro, alla confezione dei Costumi
con Rossella Inzillo, al Canto con Francesca Romano e Alessandro Marchini, all’Improvvisazione
con Marco di Stefano, alla Danza con Alessandro Lanzillotti e Melita d’Uffizi, alla scherma con
Rocco Maria Franco e con la partecipazione attiva di numerosi ragazzi con diverse abilità.
“La diversità pone all’azione didattica ed educativa una grande sfida – dice Marta Bifano –
essere capaci di fronteggiarla, disponendo di adeguate competenze di supporto alle strategie
didattiche inclusive, risponde non solo ai bisogni degli alunni disabili o con disturbi specifichi di
apprendimento, con altre difficoltà o disturbi evolutivi e con svantaggio sociale e culturale, ma
innalza la qualità dell’apprendimento di tutti gli alunni. Il sogno Italiano lab intende rafforzare
la capacità delle Istituzioni scolastiche coinvolte di realizzare elevati standard di qualità
nell’inclusione, promuovendo la relazione con le famiglie, valorizzando la condivisione di
obiettivi e le modalità di lettura e di risposta dei bisogni; l’Arte e le attività correlate al mondo
del Teatro sono un percorso di cura ed evoluzione personale”

“Il nostro principale obiettivo – continua Gabriella Graziani – è quello di innestare la cultura
dell’Arte nelle attività quotidiane dei ragazzi e delle loro famiglie; promuovere e stimolare la
comunicazione emozionale e le iterazioni soggettive; intercettare i bisogni della fascia
preadolescenziale e adolescenziale ed evolverli in espressioni creative ed infine, compendiare
tutti questi fattori in una esperienza di Teatro Totale, come piacevole e gratificante avventura
nel mondo della Cultura e dell’Arte”.
“Tutti i nostri laboratori – spiega Denny Cecchini – si propongono di stimolare la creatività di
tutti i ragazzi partecipanti, di accrescere il senso di responsabilità individuale attraverso le
attività di gruppo, di sviluppare il senso della realtà (tramite l’osservazione e la
reinterpretazione dell’ambiente) e soprattutto di coltivare l’autostima”.
“Il sogno Italiano Lab è un’idea straordinaria – interviene Francesca Pedrazza Gorlero – non
solo per i ‘messaggi’, ma anche per i ‘metodi’. I laboratori sono contenuti e valori rivolti ai
giovani, vogliono essere strumenti per costruire e dare sostanza alle loro idee per il futuro. E’
bello che a raccontarle sia il teatro, insegnato in modo innovativo, e che i ragazzi abbiano
modo di ri-conoscersi in una delle più incredibili e antiche forme dell’Arte. Un progetto che
parla ai ragazzi del Futuro dialogando con il loro presente”.
“Il mio teatro ha una radice che approfondisce la sperimentazione e la ricerca sin dagli anni’80,
creando il teatro della Comunità ho cercato di recuperare la funzione sociale e politica del
teatro.
Il Teatro della Comunità è un incontro tra generazioni, dove persone comuni hanno dato vita
ad uno spettacolo- dice Marco Di Stefano- trasportare questa esperienza nella scuola mi
permette di trasmettere ai giovanissimi allievi un processo creativo di liberazione, innestando
la gioia dell’improvvisazione nella gioia della performance”.
Saranno presenti sul palco la direttrice del teatro Quirino dott.ssa Giulia Ferrazza, il dirigente
scolastico dell’istituto G. Caetani dott.ssa Tiziana Sallusti, per la rete Fischio il dr. Giuseppe
Zambito

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