19 Aprile 2024, venerdì
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Iva, l’aumento posticipato al 2020. Cosa c’è scritto davvero nel Def

 

Che cosa c’è scritto nel Def e perchè l’Europa potrebbe “farci la guerra” è presto spiegato nella relazione che accompagna la nota di aggiornamento del documento di economia e finanza inviato da Palazzo Chigi al Parlamento. Il Governo lo scrive nero su bianco chiedendo l’autorizzazione – come previsto dalla legge – di aumentare le spese in deficit: l’Italia abbandona il percorso di disciplina di bilancio (la cosiddetta austerity, ndr) stabilito in sede europea comunicando che il percorso di convergenza verso l’obiettivo di medio termine sarà ripreso solo dopo che la crescita economica si sarà consolidata.Immagine correlata

La Commissione Europea ha fatto sapere che riponderà alla lettera in cui il governo italiano informa l’esecutivo comunitario della “revisione degli obiettivi” ma questa non sarà l’unica questione da derimere in sede comunitaria.  Il vicepremier Matteo Salvini ha già annuciato che il governo italiano è pronto a mettere il veto al bilancio Ue.

 “Si prospetta nel bilancio dell’Unione europea, per i prossimi sette anni, un taglio di più di 3 miliardi di euro all’agricoltura italiana: il governo italiano non firmerà mai un bilancio con tagli alla nostra agricoltura”.

“L’agricoltura italiana non sarà sacrificata”, aggiunto Salvini affermando che questo è un impegno del governo: “Mi sta a cuore lo spread perché incide sui risparmi e sui mutui degli italiani – ha proseguito Salvini – ma più dello spread mi sta a cuore ogni azienda agricola di questo Paese”.

Nel frattempo si riaccentuano alcune tensioni di mercato sull’Italia. A tarda mattina a Piazza Affari l’indice Ftse-Mib perde l’1,2 per cento, la performance più debole in Europa dove tutti i maggiori mercati risultano in ribasso. Sui Btp a 10 anni i tassi retributivi raggiungono il 3,41 per cento, 4 punti base in più rispetto alla chiusura di ieri e con il differenziale rispetto ai rendimenti dei Bund della Germania – lo spread – in risalita a 287 punti base. Sui Btp a 5 anni i tassi salgono con più energia, 13 punti base in più al 2,64 per cento con lo spread in ampliamento a 267 punti. Sui Bto a 2 anni i redimenti salgono di 12 punti base, all’1,39 sono di 188 punti superiori a quelli dei titoli tedeschi.

a cura di Gennaro Sannino

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